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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

EDUCATORI SI NASCE O SI DIVENTA?*

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  Quante volte sentendo parlare di educazione, ci siamo posti questa domanda? Quante volte, di fronte ad una difficoltà, ad un’incomprensione sentiamo dire “ma questo chi lo avrebbe dovuto insegnare?” Probabilmente se non lo abbiamo mai fatto, pensiamo che la questione educativa sia qualcosa da rimandare ad altri, o peggio ancora che sia qualcosa che non ci riguardi. Il titolo, preso in prestito da un bel libro di Ferraroli, ci pone da subito difronte alla domanda che come educatori ogni tanto ci mette di fronte la nostra azione educativa, ma che anche come genitori, catechisti, insegnanti, allenatori, non possiamo far finta di nulla. Indubbiamente ognuno di noi ha una propria caratteristica, una peculiarità che gli è specifica a cui non possiamo fare a meno, perché essa caratterizza il nostro essere adulti all’interno della società. Il nostro luogo di lavoro, la cerchia di amici e colleghi, il contesto famigliare, sono tutti ambiti e terreno fertile perché l’azione educativa possa

IL VALORE DELLA VITA

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  Un’allarmante notizia che tiene banco da diversi mesi sui quotidiani, nei telegiornali e sui social network è quella relativa al riscaldamento globale e ai pericoli dell’inquinamento. Anche grazie all’impegno e alla visibilità della giovane Greta Thunberg, tutti noi siamo ormai informati del fatto che al nostro pianeta, con questo ritmo, restino pochi anni di vita.  Pare proprio che la situazione sia tragicamente al collasso: ghiacciai che si sciolgono a vista d’occhio, radiazioni spaziali dalle quali l’atmosfera non riesce più a proteggerci, mari e terre inquinati, animali sulla via dell’estinzione… Pur senza tacere le perplessità riguardo a questo tema di importanti studiosi come Antonino Zichichi (del CERN di Ginevra), sicuramente vale la pena affrontare l’argomento. Molti di noi sono cresciuti in famiglie dove non era nemmeno immaginabile gettare una lattina fuori dal finestrino, o abbandonare una carta in un prato dopo un pic-nic. Era implicito ma forte il legame tra la vi

LA SCOMMESSA DELL'ESSERE PAPA'*

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    "Quanto siamo sereni con noi stessi e quanto siamo capaci di condividerlo con i nostri figli? Cosa possiamo fare come padri? Quale patrimonio (letteralmente dono del padre) non solo economico vogliamo lasciare in eredità?” Queste sono solo alcune domande lanciate in una serata di fine marzo dedicata ai papà. Tanti spunti affrontati, consapevoli dell’importanza di partire da noi stessi provando a soffermarsi su quello che realmente vogliamo dalla nostra vita. Si è partiti individuando alcune caratteristiche che definiscono la persona adulta e che quindi vorremmo promuovere nei nostri figli. Una persona adulta: – sa riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni prefigurando cosa potrebbe succedere facendo in un determinato modo; – è capace di adattarsi ai continui cambiamenti, molto più veloci, che richiedono un continuo "sintonizzarsi” con i registri dei propri figli; – apprende dai propri errori; il problema non è non fare errori ma imparare da questi guardand