Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Progetto Ponte

FERMATI UN ATTIMO

Immagine
  Ogni tanto ci farebbe davvero bene fermarci un attimo… chissà quante volte ce lo siamo detto! Chissà quante volte nella nostra mente è balenata l’idea che vorremmo prenderci una “pausa” dalla frenesia di quello che facciamo, uno stop, non perché ci piaccia perdere tempo o perché non sappiamo come riempire il nostro quotidiano, ma semplicemente perché ci aiuterebbe a guardare le cose da una prospettiva un po’ più distaccata. Spesso interpretiamo questo “stacco” con le agognate ferie estive, eppure quante volte al rientro la prima cosa che diciamo è “mi sento più stanco di quando sono partito”? Forse perché dobbiamo davvero imparare che fermarci non è legato solamente alla frenesia fisica, ma è innanzitutto fermarci ad ascoltare…ad ascoltarCI. Quanto ahimè è difficile! Ascoltare i nostri figli, anche se spesso non parlano, ascoltare nostra moglie, marito, fidanzata/o, anche se alle volte parlano troppo; fermarci ad ascoltare i nostri genitori, anche se alle volte non comprendia

"HO BISOGNO DI ESSERE CIRCONDATA DA ADULTI VERI"

Immagine
  La frase tagliente e forte, che va dritta al concetto, è stata scritta da una ragazza di II superiore in un recente laboratorio proposto ad alcuni ragazzi in un convitto* e che ci richiama alla mente alcuni punti che ci ha regalato Ivo Lizzola nell'incontro tenuto a Livigno lo scorso dicembre.**  Appare fondamentale partire dal concetto che il cammino educativo di una comunità intera, adulti in prima  linea, deve prendersi cura delle future generazioni.  Cammino che «chiede il coraggio di prendere una direzione per essere tessitori tra le diverse generazioni», e che sappia guardare al futuro e non solo all’oggi. Un impegno che riguarda tutti gli adulti, nessuno escluso, perché ognuno di essi ha la responsabilità di ciò che dice e compie senza nascondersi dietro al “non è compito mio”. È fondamentale ricordarci che «la comunità siamo tutti noi, la comunità riguarda ciascuno di noi, e i genitori in ogni “ordine e grado” sono la prima cellula di questo grande organismo». Str