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«Gli albanesi spacciano, anche perché gli italiani comprano» (di Michele Ricetti - educatore e pedagogista)

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  La potente frase che ho scelto come titolo di questo spunto, non è farina del mio sacco, ma di una ragazza albanese di 15 anni che stanca di essere additata per quanto successo in questi giorni si è sfogata con i suoi pari usando proprio questa frase. Le notizie di quanto avvenuto nella nostra località dopo l’importante operazione della Polizia di Stato – a cui va il nostro grazie - ha dato un colpo non indifferente alla mafia presente anche sul territorio di Livigno e Trepalle. Aldilà dei titoloni altisonanti che addossano – quasi esclusivamente - alla sola comunità degli albanesi il traffico di droga presente sul territorio, quando è ovvio che anche loro sono all’interno di un’organizzazione molto più ampia che si avvale dell’aiuto di italiani del territorio e non, sviano da qual è il vero problema, cioè di come il mondo giovane e adulto sia in difficoltà. Forse è arrivato il momento di riconoscere che non sono solo i ragazzi ad essere al centro dell’attenzione di criminali senza

UN VOTO PER TUTTI

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  Tra pochi giorni, anzi, tra poche ore, saranno aperti i seggi elettorali. In alcuni Paesi i cittadini hanno già espresso il voto; il turno di noi italiani, invece, sarà domenica 26 maggio 2019, dalle 7 fino alle 23. In prossimità di qualsiasi tornata elettorale, camminando per strada e parlando con amici e parenti non è difficile sentirsi dire frasi del tipo “Cosa vuoi che cambi con il mio voto”, oppure “Tanto sono tutti uguali”, oppure altre espressioni e atteggiamenti che hanno in comune un profondo disgusto per tutto quanto riguarda la sfera pubblica e una spiacevole sensazione di arrendevolezza davanti a ciò che la politica sembra essere diventata. I dati sull’affluenza alle elezioni (europee, in questo caso) confermano un quadro desolante, dove delusione e disincanto la fanno da padrone. Eppure non è sempre stato così. La politica nasce intorno al IV secolo a.C. in Grecia, come opportunità per dare senso e libertà alla vita comunitaria dell’uomo. Nelle póleis greche vedia