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Visualizzazione dei post con l'etichetta Gioco

Giocatela! (Chiara Confortola - educatrice e danza terapeuta)

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  Eccomi, sono qui! Piano piano sto nascendo anche io, sto prendendo vita e sto prendendo forma. Che sorpresa    questo cammino. Abbiamo iniziato insieme una nuova avventura. Tante volte io lo chiamo gioco . Per me sarà così: sarà una partita che durerà molto tempo dove non ci saranno né vinti né vincitori, con tanti giocatori che renderanno il tutto più accattivante. Si, sarà un gioco perché per me il gioco è una cosa seria e non c’è esperienza più bella di crescere giocando. Si farà fatica, lo sappiamo, avremo il fiato corto per la maggior parte del tempo ma … sai che spasso saperti in campo con noi? E poi sarà un allenamento costante e che porterà buon frutto, ne siamo certi. Non ci sarà solamente un passo veloce, dai, ci saranno attimi lenti fatti di sguardi, di respiri, di paesaggi, di albe e tramonti. Sarà sicuramente un alternarsi di ritmi e

"Cosa sto ri-scoprendo stando a casa?" (video)

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IN QUESTO PAESE I BAMBINI GIOCANO ANCORA PER STRADA

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  Ci piacerebbe tanto che appena giunti a Livigno accanto ai cartelli stradali consueti ce ne sia uno sul quale ci sia scritto “Attenzione, rallentate, qui i bambini giocano ancora per strada”. Un cartello che sia capace di catapultarci nel passato, in quelle lunghissime giornate estive nelle quali i bambini percorrevano l'intero quartiere bussando di porta in porta per chiamare i vicini a giocare, esattamente non si sapeva a che cosa, quel che è certo è che il tempo non sarebbe comunque bastato mai. Dalle case uscivano correndo bambini con calzoncini corti, ginocchia sbucciate, palloni e gessetti colorati. Non esistevano tablet e se qualcuno aveva con sè il telefono serviva solo per mettere qualche musica, una delle 4 canzoni che si erano potute scaricare. Qualcuno aveva con sè la collezione delle carte dei Pokemon, qualcun altro invece optava per nascondino o Guardia e Ladri. C'è chi mentre cantava si dondolava sull'altalena, chi invece giocava con le biglie. Si facevano

IL GIOCO LIBERO

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  Cosa hai fatto oggi? Niente. Tutto! Si perché spesso il tempo libero rischia di passare per tempo perso, inutile. Può sembrare una proposta semplice, banale, ma per i bambini il gioco attivo e non strutturato rappresenta un’azione di stimolo importantissima. Non è semplice proporre un’attività di questo tipo perché spesso siamo abituati a dare un senso specifico all’attività di gioco e a trasmetterla al bambino evitando giochi apparentemente inutili.  La situazione di “libertà” porta necessariamente a gestire maggior litigi “imprevisti” o comunque degli scambi che in un contesto strutturato non si presenterebbero.  Ma il gioco libero è un’attività spontanea del bambino con la quale racconta i suoi pensieri e mette alla prova le sue capacità.  Attraverso questo sperimentarsi il bambino sviluppa l’iniziativa e la creatività, scopre e fa suoi alcuni concetti, analizza le prime proprietà e le caratteristiche degli oggetti. Solo cosi il bambino riesce a raccontare il suo mondo interio

Ma voi...giocate?

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Il CiAGi è un luogo e uno spazio deputato all’aggregazione e relazione di bambini e ragazzi, è un servizio rivolto ai ragazzi e alle loro famiglie per supportarle nel percorso di crescita educativa. Indubbiamente è anche un luogo del gioco, dove l’attività ludica non è mai fine a se stessa, ma è fortemente educativa. Ebbene sì, al CiAGi si gioca anche! Il gioco dà al bambino fiducia nelle sue possibilità, capacità di prendere coscienza della realtà che lo circonda, realizzando desideri impossibili. L’attività ludica avvia il bambino alla conoscenza di ciò che accade intorno a lui e stimola lo sviluppo delle funzioni cognitive. Il gioco avvia alle attività mentali complesse e favorisce lo sviluppo delle funzioni simboliche, arricchisce l’immaginazione, stimola la creatività. Un pezzetto di legno può rappresentare una barca, una penna… la fantasia è una componente fondamentale. Il gioco di gruppo, favorisce la relazione, nel rispetto dei tempi e spazi. Un invito è rivolto ai genitori