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Ascoltami con il cuore...e forse toglierò la mia maschera.

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Ironia della sorte…siamo alle porte del carnevale e mi ritrovo a scrivere "Gli Spunti Del Venerdì" (#glispuntidelvenerdì3) …proprio io che non sopporto il carnevale! E mentre guardo “sconsolata” le mie bambine pensare al costume del carnevale (che anche se è virtuale non si può mancare!) con gli occhi che brillano per l’eccitazione, le parole che escono frenetiche dalla bocca per stare dietro alle idee, ecco che indossano una maschera trovata in uno scatolone e all’improvviso Pirandello viene a bussare nella mia mente “C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo resti nessuno”.  La maschera…ogni giorno che ci alziamo eccoci pronti ad indossare la nostra, tutti, nessuno escluso! Ci sono diversi tipi di maschere e possono essere intese in diversi modi, tanto da poterne davvero scrivere un libro, ma è dietro ad ogni maschera che io voglio andare… Dietro ad ogni maschera c’è una vita vissuta, un dolore, una sofferenza magari troppo

A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE

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  Ognuno di noi vive la propria vita nel rispetto di molte regole sociali: leggi, convenzioni, regolamenti da rispettare, gerarchie da non scavalcare… ogni tipo di società umana (tanto la nostra comunità alpina, quanto una comunità tribale del Centrafrica) da sempre promette una vita felice e protetta a chi rispetterà le regole condivise, e allo stesso modo promette punizioni a chi invece oserà travalicare le norme della convivenza civile.  Proviamo ora ad immaginare una giornata all’anno, ogni anno, in cui poter trasgredire tutte queste regole. Ci risulta difficile, incastonati come siamo dentro al nostro preciso ruolo che la società ha affidato a ciascuno di noi; ma è utile provare a fare uno sforzo. Una giornata, una giornata sola in cui l’unica legge sia “non avere leggi”, dove non ci sia né schiavitù né nobiltà, nessun Re (e nessun Sindaco) garante dello Stato. Un giorno in cui le forze dell’ordine siano totalmente assenti dalle strade.  Forse a qualcuno è venuta in mente l’ap