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Lasciar-CI andare. (di Alice Trabucchi)

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  (tempo di lettura 2 min.) Quanto è difficile lasciar andare qualcosa? Un amico dopo una serata passata insieme, un compagno di viaggio alla fine del proprio percorso, il posto di lavoro che ti ha fatto crescere, il paese dove sei nato e cresciuto…tante cose sono difficili da lasciar andare, noi per primi abbiamo molta difficoltà nel lasciarCI andare, ma perché? Perché quello è il posto giusto al momento giusto o solo per la paura di quello che ci aspetta dopo? Penso più la seconda. In effetti in questa scelta c’è una grande dose di coraggio perché in fondo lasciare andare le proprie sicurezze e il proprio quotidiano significare lasciare andare tutto ciò che ci limita: l’ansia del futuro, il timore verso ciò che di nuovo ci circonda e la paura del pensiero degli altri. Ormai quasi tutti viviamo con l’ansia di avere una tabella di marcia da seguire nelle diverse fasi della nostra vita, ma questo modo di vivere può rappresentare una “gabbia” nella quale siamo intrappolati che ...

C'è bisogno di nuova musica (Simone Cusini - insegnante)

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  Viviamo in un tempo storico non proprio accompagnato da “musica leggerissima”, come canticchiavano Colapesce-Dimartino al Festival di Sanremo del 2021, e questo credo sia evidente a tutti. È un periodo storico di grande incertezza e fatica, dove il futuro sembra così instabile e il presente non troppo accogliente e motivante. Sembra proprio che il mondo fatichi a girare dalla parte giusta, e non è più di certo quel mondo che cantava Jimmy fontana nel 1965. Tutto questo si ripercuote inevitabilmente sulla vita quotidiana di ognuno di noi e soprattutto su quella dei nostri giovani e adolescenti che faticano ad essere speranzosi, ambiziosi e fiduciosi nel domani in un momento così delicato e poco positivo. C’è il rischio che le nuove generazioni restino bloccate e spaventate da ciò che sta accadendo con la conseguenza di non riuscire a creare nuove possibilità e altri orizzonti per il futuro. Troppe volte qualcuno l’ho sentito chiamare i nostri giovani la “gioventù bruciata”, co...

Fine (Thomas Sosio)

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  The end, un film finisce proprio così, con questa scritta. Qualcuno tira un sospiro di sollievo, qualcuno ha le lacrime agli occhi, altri pensano come sarebbe andata se non fosse finita così. Ebbene quando qualcosa finisce, svanisce, si ferma o si interrompe bruscamente, che sentimento c’è in noi? Smarrimento, dolore, serenità, gioia. Possono essere davvero molteplici e plurali i sentimenti e le emozioni che scorrono. Perché non solo è una fine, ma è soprattutto un nuovo inizio. Suppongo e spero che ognuno di voi, ora, stia pensando ad una fine, più o meno recente, più o meno felice. Ogni fine porta con sé emozioni, ed è proprio ripartire da queste sensazioni che da slancio e volo verso un nuovo inizio. Mi piace sempre entrare nelle parole, perché ogni parola è importante, che sia detta, sussurrata o scritta. Il termine “fine” ha un’etimologia chiara: l’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto. A volte per cambiare o svoltare, serve mettere un punto. Quante volte...