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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Giro la testa (di Thomas Sosio - educatore)

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  Livigno si tinge di rosa in questi giorni.  Sarà arrivo di tappa del giro d’Italia, un’occasione storica per tutti gli appassionati di ciclismo e non solo.  Un tappone montano, tra salite, dislivello e spettacolo e poi che di meglio c’è di un arrivo in quota dopo aver macinato chilometri e chilometri. Sicuramente sarà uno spettacolo fatto di fatica e passione. Indubbiamente il ciclismo ci insegna a guardare avanti, metro dopo metro, salita dopo salita, testa bassa e via verso il traguardo, da solitari o in sprint.  Mi è sempre piaciuta la metafora della squadra, del gregario che lavora per il top player, del team che supporta e spinge il capitano per costruirgli la vittoria. Sicuramente uno sport avvincente e pieno di spettacolo, fughe, paesaggi e tappe storiche.  Tutto questo mi fa paragonare la grande corsa rosa al viaggio sociale di una comunità, salite discese, vento, sole, neve, pioggia, il cammino verso il futuro è fatto di tutto ciò, ma è fatto soprattutto di persone e cittadi

L’UOMO È…“UOVO”. (di Valeria Rodigari - educatrice)

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  Qualche mese fa un triste evento ci porta a fare i conti con una delicata realtà, diverse domande frullano nella nostra mente e quando i ragazzi iniziano a porre la questione cogliamo l’occasione per affrontare il delicatissimo tema del suicidio con loro. Ma come? Decidiamo di proporre ai ragazzi di terza media un percorso a step composto da diverse parole che ci permettano di conoscere meglio noi stessi, le nostre fragilità, i nostri punti di forza, ciò che ci fa vivere e ciò che a volte ci spegne. L’AUTENTICITÀ che ci permette di essere noi stessi, di sintonizzarci con la melodia della nostra anima, la parte più profonda e autentica di noi.  La LIBERTÀ che ci permette di dipingere la tela della nostra vita, utilizzando i colori e le diverse sfumature delle nostre emozioni. Il CONFRONTO che ci permette di esprimerci e di metterci in ascolto, di conoscere, di cercare e trovare aiuto nell’altro. La RESILIENZA che ci permette di trovare la forza che non sapevamo nemmeno di avere per re

Navigare nell'incertezza (di Beatrice Pradella - psicologa)

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  A distanza di sette anni sono tornata su quel pullman che ogni domenica sera, verso le 19, parte da Livigno verso Sondrio portando i ragazzi in Convitto. Mi sono seduta in fondo, vicino al finestrino, per avere una bella visuale su tutto il pullman. Ricordo perfettamente che alle superiori i posti in fondo all’autobus erano riservati ai ragazzi di quinta, coloro che sembrano tanto grandi e sicuri di sé, ma la verità è che tremano all’idea di avere l’esame di maturità e soprattutto alle scelte da compiere da lì a poco. Mi sono fermata ad osservare l’entrata del pullman, gradualmente salivano sempre più ragazzi, chi con il cappuccio in testa come per nascondersi, chi con un sorriso particolarmente evidente, chi con un'espressione imbronciata. Si salutavano tra di loro e si sistemavano con cura ognuno al proprio posto (a volte si è abitudinari anche nei posti a sedere). Il tempo di scambiarsi due parole con i propri vicini su come fosse andato il fine settimana all’Open Space oppure