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Giro la testa (di Thomas Sosio - educatore)

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  Livigno si tinge di rosa in questi giorni.  Sarà arrivo di tappa del giro d’Italia, un’occasione storica per tutti gli appassionati di ciclismo e non solo.  Un tappone montano, tra salite, dislivello e spettacolo e poi che di meglio c’è di un arrivo in quota dopo aver macinato chilometri e chilometri. Sicuramente sarà uno spettacolo fatto di fatica e passione. Indubbiamente il ciclismo ci insegna a guardare avanti, metro dopo metro, salita dopo salita, testa bassa e via verso il traguardo, da solitari o in sprint.  Mi è sempre piaciuta la metafora della squadra, del gregario che lavora per il top player, del team che supporta e spinge il capitano per costruirgli la vittoria. Sicuramente uno sport avvincente e pieno di spettacolo, fughe, paesaggi e tappe storiche.  Tutto questo mi fa paragonare la grande corsa rosa al viaggio sociale di una comunità, salite discese, vento, sole, neve, pioggia, il cammino verso il futuro è fatto di tutto ciò, ma è fatto soprattutto di persone e cittadi

Connessi (di Thomas Sosio - educatore)

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  Quando parliamo di connessione la cosa prima che ci aleggia in mente è quella al web.  Connessi alla rete, sempre, in ogni istante: per lavoro, per studio, per diletto. Like e visualizzazioni, storie che scorrono, notifiche, tutto a portata di mano, tutto a portata di click. Connessione, come suggerisce l’enciclopedia, è essere in relazione, mettersi in contatto, congiungere.  Bene, che tipo e che modalità di connessione e relazione abbiamo con tutto ciò che vediamo e scorriamo ogni giorno? Quante storie o stati ci passano davanti ogni giorno, davanti al nostro piccolo e luminoso schermo di un telefono? Che relazione e che valore do a tutto ciò?  Una connessione fondamentale è però quella che viviamo tutti i giorni, con le persone che incontriamo e incrociamo nella vostra vita, reale.  A scuola, al lavoro, in una passeggiata, con i nostri vicini di casa. Connettere è entrare in relazione, costruire un rapporto, proprio come i nodi di una rete, che piano piano si fa più grandi e pieni

Empatia. Quando le vite sono ribaltate. (di Thomas Sosio - educatore)

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       Il termine empatia deriva dal greco, en-pathos “sentire dentro”, e consiste nel riconoscere le emozioni degli altri come se fossero proprie, calandosi nella realtà altrui per comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti, emozioni.       Empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo emozioni e pensieri.       Empatia è una parola sì, ma è soprattutto un so-stare nelle corde e nelle emozioni altrui, un’abilità sociale importante per la comunicazione nelle relazioni sociali che viviamo ogni giorno.       Perché dunque mettersi nei panni dell’altro?       Per cercare, quantomeno, di capire di entrare in relazione e forse per rispondere alle nostre domande e ai nostri dubbi. Noi ci abbiamo provato, grazie alla creatività ed entusiasmo dei nostri ragazzi. Facciamo un passo di lato.       All’inizio delle attività invernali del CiAGi, per i ragazzi delle medie, abbiamo proposto lo strumento del teatro per affrontare una tematica attuale e vicina: il rapporto

Un colpo al cuore (di Thomas Sosio - educatore)

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       Tutto iniziava con un abbraccio, una pacca sulle spalle, un saluto affettuoso, senza pregiudizi e con tanta apertura, del cuore e delle porte.       Giallo e rosso erano i colori che contraddistinguevano le famigerate squadre, pronte ad affrontarsi e sfidarsi, le magliette contenevano tanta energia e voglia di mettersi in gioco in una nuova avventura, con uno spirito di amicizia e crescita.       Giallo e rosso, come il colore delle albe vissute, come lo sguardo al tramonto, un tramonto, forse, arrivato troppo presto.       Le sedie erano già pronte, ci si sedeva con ordine, in prima fila i capitani, chiamati ad incitare la squadra e ad essere i primi protagonisti. Sulla sedia vuota accanto a ciascuno, una penna e il diario: semplici fogli graffettati, ma dentro la complessità delle parole, frasi e citazioni per riflettere e farsi alcune domande, sulla vita, sul perché, sul chi siamo.       Non poteva mancare il fischietto dal laccio nero, per richiamare, radunare, stoppare, par

Coriandoli. La leggerezza della presenza (Thomas Sosio - educatore)

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  Al termine di una festa, rimangono sul pavimento alcuni coriandoli. Gli invitati sono andati via quasi tutti, allegri e divertiti dall’evento trascorso. Coriandoli: grandi, piccoli, di colori differenti. Fermi, immobili. Ad un certo punto la mano di un bambino afferra un pugno di coriandoli. Volano, si librano nell’aria liberi e leggeri, per poi ritornare a terra, fermi.   Mi piace pensare alla leggerezza dei coriandoli, spinti al volo tra sorrisi e colori.  Ma che cos’è la leggerezza?  Sicuramente non è superficialità come spesso pensiamo. Essere superficiali vuol dire non andare a fondo, non approfondire una tematica o una relazione. Essere leggeri significa volarci sopra, avvolgere tutto ciò proprio come i coriandoli. Essere leggeri, non significa vivere con distacco o assenza di empatia, ma la leggerezza ci avvicina all’altro, ci aiuta a sentirci parte di una comunità, a essere il filo dell’empatia e della solidarietà. Italo Calvino scrive: « Prendete la vita con leggerez

Fine (Thomas Sosio)

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  The end, un film finisce proprio così, con questa scritta. Qualcuno tira un sospiro di sollievo, qualcuno ha le lacrime agli occhi, altri pensano come sarebbe andata se non fosse finita così. Ebbene quando qualcosa finisce, svanisce, si ferma o si interrompe bruscamente, che sentimento c’è in noi? Smarrimento, dolore, serenità, gioia. Possono essere davvero molteplici e plurali i sentimenti e le emozioni che scorrono. Perché non solo è una fine, ma è soprattutto un nuovo inizio. Suppongo e spero che ognuno di voi, ora, stia pensando ad una fine, più o meno recente, più o meno felice. Ogni fine porta con sé emozioni, ed è proprio ripartire da queste sensazioni che da slancio e volo verso un nuovo inizio. Mi piace sempre entrare nelle parole, perché ogni parola è importante, che sia detta, sussurrata o scritta. Il termine “fine” ha un’etimologia chiara: l’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto. A volte per cambiare o svoltare, serve mettere un punto. Quante volte abb

Un piacevole "inciampo educativo": la serendipity

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  Serendipity , è un termine coniato dallo scrittore H. Walpole nel 1754, relativamente alla storia dei tre “Principi di Serendippo”, che nel loro viaggio trovano degli indizi, in modo casuale e fortuito, che ben analizzati li portano a risolvere il dilemma dell’imperatore Berham e lo smarrimento del proprio cammello. «Non ti cercavo, non ti aspettavo, ma sono stato fortunato a incontrarti». Si potrebbe sintetizzare così il concetto di serendipità , cioè imbattersi in un incontro o una scoperta fortuita e piacevole, che provoca felicità. Nel linguaggio corrente, dall’inglese serendipity (serendipità) si indica, per prima cosa, la sensazione che si prova relativamente al fare una scoperta non pianificata e dunque, una sorpresa piacevole . Una scoperta “serendipitosa” è quando troviamo qualcosa che non stavamo cercando, poiché nel processo di ricerca compare l’elemento sorpresa. Dettato da un processo di ricerca, di casualità e di fortuna, incentivata forse da un cambio di prospett

Raccontare educa

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  Il narrare e il raccontare sono principalmente un’azione, un movimento dall’io verso un tu, un noi, è un andare verso l’altro, narrare è un atto relazionale, che rende noto, evidente, una parola, uno scritto, un gesto e dunque un significato. Daniel Taylor sostiene che « ognuno è il prodotto delle storie che ha ascoltato e che ha vissuto»* Quotidianamente si racconta e ci si racconta, ed è proprio questa relazionalità lo strumento del processo formativo per la costruzione di significati. Nella storia evolutiva dell’uomo, il narrare ha risposto e continua a rispondere a una necessità profonda, addirittura primordiale. Oralità e scrittura, sono sempre stati strumenti di trasmissione del sapere e dei racconti che accompagnano la vita dei popoli nella storia. Attraverso le narrazioni le persone divengono compiutamente umane perché dispongono di un modo per riflettere su quello che hanno dentro di sé, proprio raccontandolo agli altri. Raccontare il lavoro educativo dei diversi servizi

La "seconda onda"

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Il mare ci dona pace e serenità. La calma piatta, il profumo, il silenzio. Sensazioni ed emozioni positive accompagnano il nostro camminare a piedi nudi sulla spiaggia. La vista all’orizzonte che si perde, all’infinito. Percepiamo tutto questo, quando il cielo è calmo e sereno. Quando però il vento cambia e le nuvole coprono il cielo terso, il mare si fa tempestoso e le onde più vivaci, quasi a rompere la quiete.  La “seconda onda” arriva dopo la prima: sappiamo cosa ci può aspettare e - forse proprio per l’esperienza acquisita - siamo più preparati e pronti. Non possiamo dimenticare che in questo mare ondoso e in burrasca ci sono un mare di opportunità. La comunità del nostro territorio è paragonabile a questo mare in burrasca, dove il vento e le intemperie aggrediscono il nostro quotidiano. Dobbiamo ritrovare la forza e la speranza di rivivere i luoghi, ma soprattutto le persone, che abitano la comunità. Dobbiamo accompagnare anziani e bambini, forse i più fragili e spaesati da que

Campus Tremenda #Ado20 (video)

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CARNEVALE 2020 DI LIVIGNO E TREPALLE ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARETà

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Fervono i preparativi per il Carnevale 2020 di Livigno e Trepalle, consueto e atteso appuntamento di festa organizzato dalla Cooperativa Sociale L’Impronta con il patrocinio dell’ APT e del Comune di Livigno . Quattro gli appuntamenti in programma, che vedono confrontarsi le Contrade di Livigno e Trepalle tra divertimento e spettacolo (Truzz, Rane e Trepall). Il via sarà con la “Staffetta delle Contrade”, che avrà luogo presso la Scuola Sci Centrale giovedì 20 febbraio alle 20.30 , con l'avvincente staffetta sulla neve, con sci, ciaspole e slittino; staffetta organizzata in collaborazione con il Gruppo Folk. Domenica 23 febbraio dalle 13.30 grande sfilata, dal centro di Livigno, dei carri allegorici e delle mascherine lungo le vie del paese fino al polifunzionale Plaza Placheda. Alle ore 15.00 avrà inizio il pomeriggio all’insegna del divertimento con animazione per tutti, giochi a stand, musica e balli. A seguire premiazione delle mascherine e dalle 18.30 “Cenone di Carnevale

UN SOFFIO...QUANDO IL VENTO CAMBIA

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  Come il vento che soffia caldo o gelido eccoci negli anni “venti”. Il 2020 è arrivato, con aspettative e sguardi verso un nuovo anno e un nuovo decennio che si apre. Il primo sguardo va al tempo, che incessantemente scorre, regolare, ma costante. Un tempo che a volte viviamo veloci, altre volte invece ci sembra non passare mai. Un tempo nel quale siamo chiamati a vivere la pienezza dei momenti, delle azioni e degli attimi. Come viviamo il nostro tempo, che qualità al tempo vogliamo dare? Può essere una domanda o un proposito al nuovo anno. Ma vorrei concentrarmi sul vento che cambia direzione, all’improvviso. A volte progettiamo e programmiamo, ma gli imprevisti e i cambiamenti, non sempre dipendenti da noi, stravolgono i nostri piani, in positivo o negativo. Accogliere il cambiamento è importante per continuare a guardare avanti. A volte ostacoli e difficoltà bussano alla porta senza preavviso e noi ci troviamo spiazzati e destabilizzati da tutto ciò. Impotenti e incapaci di reagire

IL SILENZIO E I COLORI DELL'AUTUNNO

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  Autunno, una delle quattro stagioni, transizione tra l’estate e l’inverno. I colori dell’autunno sono davvero spettacolari, il fondo valle con il suo verde tenue, i larici che si vestono di arancio e le cime che iniziano ad accogliere le prime spolverate di neve. A volte è importante fermarsi e guardare, soprattutto la natura e lo spettacolo che essa ci offre, anche grazie al silenzio e la quiete, che accompagna questo periodo. L’autunno è anche l’inizio di un nuovo anno scolastico, di una nuova avventura per studenti e famiglie. Come ogni nuova avventura, vi sono delle perplessità, delle sfide da affrontare e delle aspettative. Entriamo anche noi un po' nell’autunno, con i nostri mutamenti, colori e sfaccettature diverse. Tocca a noi affrontare una nuova stagione, con energia e positività. Lasciandoci forse accompagnare dal silenzio della valle e dallo spettacolo che ci riserva. Il silenzio che ci aiuta a riflettere, a mettere in ordine i pensieri, per affrontare un nuovo anno.

LA NOSTRA "SCOMMESSA" VINTA!

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Si potrebbe dire che il riassunto di questo semplice libretto è tutto racchiuso qui, nella dedica che abbiamo scritto all’inizio dell’opera: «Questo semplice scritto lo dedichiamo a noi,» e naturalmente a tutti coloro che lo vorranno leggere. «Ci abbiamo provato senza nessuna pretesa, ma con la voglia di metterci in gioco condividendo la nostra passione educativa».  Ebbene si, perché quando tutto è nato un anno fa, non avremmo mai pensato che saremmo riusciti a raggiungere questo nostro obbiettivo.  Il progetto, nato un po’ per scommessa e un po’ per orgoglio, ha avuto il suo via perché abbiamo sentito il bisogno e l’esigenza, come educatori e professionisti, di andare oltre al nostro lavoro di “educatori sul campo”, ma di provare anche a mettere per iscritto e a far conoscere quello che sta dietro “le quinte” di ogni nostra azione, ogni nostra programmazione e azione educativa.  Abbiamo voluto “svelare un pochino i nostri segreti”, anche se segreti non sono. Abbiamo provato, ognuno co

Un CiAGi per "explorare" insieme!

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  Si è appena concluso a Livigno e Trepalle, il progetto estivo del Centro di Aggregazione Giovanile “Centroanch’io”. Un’estate ricca di emozioni, quella proposta dal CiAGì “Centroanch’io” di Livigno e Trepalle grazie al progetto estivo “Està di Soci 2019”. Appuntamento, ormai immancabile da quasi 30 anni, per vivere l’estate in amicizia e alla scoperta del territorio. Il tema di fondo di quest’estate è estato quello dell’esplorazione, della scoperta, della conoscenza e naturalmente della curiosità. La nuova sede del CiAGi, sita proprio nel centralissimo palazzo che ospita anche la Biblioteca, il CDD e l’Istituto Comprensivo, è stata animata dai 120 bambini e ragazzi che, nelle sei settimane di attività, hanno potuto vivere al meglio l’estate. Per il gruppo delle elementari, tanti sono stati i giochi e le passeggiate alla scoperta del territorio, grazie soprattutto alle diverse Associazioni locali che hanno collaborato: i Vigili del fuoco, l’Equo Bottega, il MUS!, i Cacciatori V

CHE TEMPO CHE FA

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  Sole, pioggia o neve, possono caratterizzare la nostra giornata, con umori e sensazioni diverse e differenti in ciascuno di noi. Che tempo fa? Oggigiorno è semplice prevedere come sarà il tempo meteorologico, grazie alle previsioni meteo con una semplice app, che a portata di un click, ci offrono pure l’affidabilità delle previsioni. “Sono felice perché oggi è proprio una bella giornata”, “Wow il fascino e lo spettacolo della neve è qualcosa di unico”, “Uff se piove inizio già male la mia giornata.” Tutte frasi che molto spesso sentiamo, condite da aforismi e citazioni d’un tempo. Ma il tempo oltre a scandire le nostre giornate, ci fa crescere. Lo scorrere del tempo è inevitabile, con i suoi ritmi e le sue stagioni. In educazione la qualità del tempo è un requisito necessario. Dare qualità al nostro tempo è importate per tessere rapporti veri e costruire il nostro futuro. Gianfranco Zavalloni*, nel libro “Pedagogia della lumaca” evidenzia proprio questa qualità del tempo, che siano

LA BELLEZZA SALVERà IL MONDO

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  Uno dei criteri di giudizio, che sovente utilizziamo è quello del bello. Il gusto estetico delle cose, dettato anche dall’istinto, ha dei canoni e parametri fortemente soggettivi. Un oggetto, un paesaggio, un momento può essere bello per qualcuno, mentre per qualcun altro non si addice ai suoi criteri di bellezza. C’è quindi una bellezza oggettiva? Certo, ma dobbiamo fare un passo di lato. La bellezza, nell’antica Grecia non era solame nte sfera dell’estetica, ma al bello si associava il giusto e il vero. Una persona “bella” era tale perché pura e integra di valori morali. “Sarà questa bellezza che salverà il mondo?” La frase, di famoso uso, è quella dello scrittore russo Fedor Dostoevskij, uno dei grandi estimatori della bellezza. Ora, nel suo capolavoro “L’idiota” viene illustrato molto bene il concetto salvifico del bello, come sguardo nuovo e vivo dell’amore e della verità. Al giorno d’oggi, forse, abbiamo perso quella vera bellezza che possedevano gli antichi, ma è com

Carnevale Livigno e Trepalle

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  Si è concluso nel migliore dei modi il Carnevale 2019 di Livigno e Trepalle, appuntamento molto sentito da grandi e piccini. Sono stati quattro gli appuntamenti principali, che hanno visto sfidarsi le contrade per l’ambito titolo in questo 2019. Giovedì 28 febbraio prima sfida, con il parallelo in costume presso la Scuola Sci Centrale. In una bella serata riscaldata dal pubblico si sono susseguite le sfide con ciaspole, sci e slittino. La vittoria è andata alla contrada dei Truz, sulle Rane e Trepalle.   Domenica 3 marzo, giornata clou del carnevale con la sfilata dei carri dal centro del paese fino a Plaza Placheda, la festa è poi proseguita con giochi a stand, laboratori manuali, intrattenimenti, balli, musica, in un clima di festa e divertimento, supportati da un numeroso gruppo di volontari, coordinato dagli educatori del CiAGi “Centroanch’io”. Nella serata di domenica, la prova valida per il Trofeo delle contrade: lo spettacolare palo della cuccagna: 12 contradaioli armati d

A LIVIGNO TUTTO PRONTO PER IL CARNEVALE 2019

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  Anche in questo 2019 è arrivato il consueto appuntamento con il Carnevale di Livigno e Trepalle, evento organizzato dalla Cooperativa Sociale L’Impronta con il patrocinio dell’ APT e del Comune di Livigno . Da quest’anno saranno quattro gli appuntamenti in programma, che vedono confrontarsi le contrade di Livigno e Trepalle tra divertimento e spettacolo. Il tutto ha inizio con la staffetta delle Contrade, che avrà luogo presso la Scuola Sci Centrale giovedì 28 febbraio alle 21.00 , con l'avvincente staffetta sulla neve, con sci, ciaspole e slittino. Domenica 3 marzo alle 13.30 inizierà la sfilata dei carri allegorici e delle mascherine lungo le vie del paese fino a giungere presso Plaza Placheda. Alle ore 15.00 ha inizio il pomeriggio all’insegna del divertimento con animazione per tutti, giochi a stand, musica e balli. Seguirà la premiazione delle mascherine e dalle 18.30 la cena di Carnevale. Ore 20.30 appuntamento con la spettacolare sfida al palo della cuccagna, valevole

SU IL SIPARIO

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  I l sipario è qualcosa che divide, che stacca, che distanzia. Con un piccolo gesto però tutto diventa unito, vicino e visibile. La quarta parete per vedere meglio, per sentirci un po' tutti protagonisti. “Su il sipario” è il progetto di laboratorio proposto dal CiAGì ai ragazzi di 4 e 5 elementare e 1 e 2 media, sulla creazione e messa in scena di uno spettacolo teatrale.  Proprio il teatro, che in età ellenica era riconosciuto come la rappresentazione della vita, affrontando temi e sceneggiati della polis e del dramma. Una rappresentazione, cioè una ri-produzione di ciò che avveniva nelle città stato dell’antica Grecia. Poi il teatro si è diffuso, ampliato e modificato. Tante forme e diverse sfaccettature dal quale poi è scaturito il cinema. Il teatro è anche quello che serve ai bambini e ai ragazzi, sia da vedere sia da fare. Una messa alla prova, una messa in scena, un proporre e ri-produrre quello che accade intorno a noi. L’arte del teatro, nella pedagogia della scena, invit