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Visualizzazione dei post con l'etichetta Samantha Valmadre

Divertiamoci tutti i giorni!

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  È ormai iniziato quel periodo dell’anno che precede la Quaresima, che si festeggia con giochi, sfilate, maschere e scherzi… il Carnevale! Questa festa rappresenta un tempo di “spasso” in cui le persone, comportandosi e/o vestendosi in modo poco serio, si divertono! Ma che cos’è il divertimento? Se cerchiamo questo termine sul dizionario troviamo che è un derivato del verbo «divertire» (dal latino divert ĕ re “ volgere altrove, in direzione opposta, deviare ” ) e che indica un qualcosa che serve a sollevare lo spirito dagli affanni e dalle preoccupazioni volgendolo verso altro, ovvero un passatempo, uno spasso, un’attività ludico-ricreativa che distoglie da attività più serie. Viene dunque spontaneo riflettere sul fatto che, sebbene il Carnevale si presti bene al divertimento, quest’ultimo dovrebbe essere un ingrediente costante nella vita di ogni persona! Il divertimento infatti, proprio per la sua stessa definizione, ha una funzione splendida ed indispensabile per la vita qu

TEMPO DI LEGGERE...INSIEME!

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  “Perché devo leggere i libri? Non leggo già abbastanza a scuola?” queste sono domande che, a volte, ci fanno i bambini e su cui vale la pena riflettere. La lettura, spesso, è vista solo come un elemento inerente la scuola e quindi qualcosa di noioso. Viviamo in una società tecnologica in cui si pensa che i libri siano fuori moda e che la lettura non sia uno strumento utile per la crescita di ognuno di noi e soprattutto dei bambini. Leggere è un qualcosa in più che possiamo fornire ai bambini per aiutarli nella comprensione della realtà, delle emozioni e dei comportamenti umani. Motivare un bambino alla lettura significa anche favorire lo sviluppo della sua immaginazione e fantasia; e la fantasia è un aspetto che permette di affrontare meglio il mondo trovando soluzioni e strategie per far fronte alle sfide quotidiane. Il lato meraviglioso di questa attività è che se due persone leggessero lo stesso libro e poi chiedessimo loro di descriverci una certa scena scopriremmo che, pur avend