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Ferite e feritorie (di Thomas Sosio - educatore)

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  Quante volte da piccoli ci siamo sbucciati le ginocchia, e quante volte ci rialzavamo più forti di prima e magari, imparando da quella caduta.  Le ferite che accompagnano la nostra vita, sin da bambini sono fondamentali per donarci la forza per tornare a camminare e correre.  Le ferite però possono essere anche quelle dell’anima, non solo quelle fisiche. Ferite che riceviamo, anche all’improvviso nel nostro cammino della vita. Mi piace però pensare che nel processo di guarigione delle ferite, ci sia sempre la componente della relazione e della cura, qualcuno che si prenda cura di noi, che ci metta un cerotto. L’importanza delle relazioni, della nostra famiglia, degli amici, di persone vere che ci donano la loro attenzione con il loro esserci.  Le ferite hanno bisogno di tempo per rimarginarsi, hanno bisogno di attenzione e costante cura. Ognuno di noi subisce delle ferite, a volte senza che noi ne abbiamo colpa, avvengono, ci colpiscono e basta. Però dipende da noi come rapportarci c

Fiducia...nelle crepe. (Anna Trabucchi - laureanda in Scienze dell'Educazione)

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  Esiste un’arte in Giappone chiamata “Kintsugi” per la quale gli oggetti che si rompono, anziché essere buttati, vengono aggiustati con una colla particolare colore dell’oro. Questo collagene, oltre ad aggiustare la crepa formatasi, la mette in risalto ancor di più. Quando qualcosa si rompe, quindi, non lo si butta via perché rotto, ma si prova ad aggiustarlo senza nascondere la rottura, anzi, mettendola in evidenza. Dopo la visione in università del video “Come oro nelle crepe”* in cui la protagonista parla del Kintsugi, la prof. afferma: «Ecco, l’educatore deve aiutare a mettere l’oro nelle crepe». Questa frase mi scuote molto e continuo a pensarci per diversi giorni. Inizialmente mi sembra qualcosa di irraggiungibile per me e mi chiedo: «Come posso io nella mia piccolezza, oltre che tentare di mettere oro nelle mie crepe, aiutare anche qualcuno a metterlo nelle proprie?» Mi sembra un’impresa molto più grande di me, quella di dare valore alle crepe degli altri, mettendole in risal