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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Livigno educa i giovani in pista e sulle strade

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Mettersi nei panni della Polizia Locale, delle Forze dell’Ordine e dei Soccorritori per acquisire direttamente in pista e sulle strade, consapevolezza. #Ragazziontheroad - format educativo unico nel suo genere in Italia - sbarca sulla neve, a Livigno (SO), per vivere e sperimentare in prima persona la preziosa attività e i servizi svolti sul campo riguardanti gli scenari “tipici” della stagione invernale. Un’esperienza concreta per prevenire ed educare ed evitare comportamenti “sopra le righe”. Prenderà il via il 27 dicembre 2019 e si concluderà il 2 gennaio 2020 l’edizione zero del progetto “Winter On The Road”. Iniziativa promossa dall’Associazione socio-educativa Ragazzi On The Road, presieduta da Giancarlo Bassi, sostenuta e fortemente voluta dal Comune e dal Comando di Polizia Locale di Livigno. Collaborazione che consente ai giovani livignaschi partecipanti al progetto - una ventina di studenti volontari a cavallo della maggiore età - di abbattere il muro dell’inconsapevolezza co

LA CREATIVITÀ È L'INTELLIGENZA CHE SI DIVERTE

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  Così si esprimeva A. Einstein riguardo a questo meraviglioso concetto e se proviamo a cercare in un qualsiasi dizionario la definizione di creatività troveremo definizioni come «capacità di creare con l'intelletto» oppure «creare con la fantasia». La psicologia la definisce come il «processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell'ideare». Ebbene che dire? Ha proprio ragione il grande A. Einstein nel dire che la creatività è l'intelligenza che si diverte, che tenta di risolvere un problema grazie a ciò che conosce e alla sua interpretazione. Essa non è un'attitudine che appartiene soltanto agli artisti e ai ricercatori scientifici, è presente in tutti gli esseri umani. Ma questo si può dimostrare, più che con queste “parolone”, dai fatti, soprattutto da quelli compiuti da un bambino. Proviamo a dare ad un bambino un foglio di carta, lui lo può trasformare

AVETE MAI SENTITO IL SILENZIO PARLARE?

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  Ho sentito dire che il silenzio fa male, che può essere pericoloso per sé stessi e per le persone che ci vivono accanto. Ho sentito dire che il silenzio fa soffrire. Ne ho sentite dire tante riguardo a questo “silenzio” e con il tempo ho dato forma a delle immagini, a dei pensieri, a delle idee che possano descrivere questo concetto. Ho provato a farmi delle domande: perché il silenzio è considerato nella maggior parte dei casi una “cosa” negativa? Perché il silenzio alcune volte non viene accettato? Perché si sente la necessità di riempirlo, come se fosse vuoto? Credo che il silenzio sia la “cosa” (che in realtà è uno stato d’essere o dell’Essere) più piena e viva che un essere umano possa vivere e sperimentare. Il presupposto fondamentale per dare vita e pienezza a questo vuoto, a mio modesto parere, è quello di essere in grado di ascoltarlo, di leggerlo, di gustarlo. Il silenzio è indispensabile nella vita di ognuno e può essere il mezzo attraverso il quale comprendersi e compre

IL TEMPO è VITA

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  Qual’è la domanda che noi esseri umani facciamo di più in una giornata? Come stai? A volte ascoltiamo la risposta con il cuore, a volte con le orecchie e a volte chi da la risposta la da semplicemente in modo informale: bene grazie! Ma concretamente noi adulti, ci preoccupiamo realmente del benessere dei nostri bambini e delle persone che abbiamo al nostro fianco? Appare spesso evidente che gli adulti oggi, non sempre riescono ad entrare in empatia con le persone e in effetti è un compito davvero difficile da adempiere. Noi adulti spesso durante i primi mille giorni di vita del bambino tralasciano il vero benessere che loro hanno bisogno per crescere. Il vero benessere non è materialismo, non è progettare le ferie, le varie attività che riempiono le giornate dei nostri piccoli ma il vero benessere è riuscire a capire quello che realmente il bambino ci chiede e ha bisogno da noi. Noi adulti dovremo comprendere che non è indispensabile far passare un bambino “da in braccio

VIAGGIARE...SCOPRIRE...EDUCARSI

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  Sarà il clima di questo particolare periodo dell’anno, ma chissà quanti di noi sentono il bisogno di “staccare la spina” e partire, non solo per le ferie perché viaggiare è ben oltre… Viaggiare nasconde in sé tante cose: curiosità, svago, vacanza, lavoro, necessità, voglia di scoperta. Il viaggio ci porta in posti nuovi, con nuovi volti, nuovi racconti, diversi colori, sapori e suoni, diversi orizzonti. Tutto ciò può rivelarsi una meravigliosa esperienza formativa per i nostri bambini e ragazzi,  oltre che per noi. Allora perché non partire con loro? Non per forza per andare dall’altra parte del mondo, ma per vedere anche solo quel posto, magari a due passi da casa, che non abbiamo mai esplorato. Ma prima di partire, guardiamo insieme ai ragazzi il mappamondo o la cartina per scoprire dove si trova la nostra destinazione: questo forse li spronerà ad approcciarsi alla geografia con più entusiasmo. Ancora, cerchiamo insieme informazioni sul luogo che visiteremo, sul passato e le tr