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Visualizzazione dei post con l'etichetta Quarantena

"Due ciacole" in tempo di quarantena...

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M: Ciao S! Come stai? S: Benone M! Un po' stufa di questo stare a casa, ma tutto sommato bene. M: Certo che l'ultima volta che ci siamo incontrati per "due ciacole" non eravamo in questa strana e surreale situazione! S: Si davvero! Sembra passato un secolo da quando ci siamo visti a Carnevale a fine febbraio. M: Lo ricordo bene quel giorno, tutti presi a rendere quella giornata il "più normale" possibile, visto che si iniziava a parlare di Coronavirus anche vicino a noi. S: Mi ricordo bene anch'io, visto che ci siamo sbattuti non poco per rendere una bella giornata a bambini e ragazzi e poi tutto ad un tratto è cambiata l'aria. M: Sì, come se da un momento all'altro ci fossimo trovati catapultati in una dimensione parallela... S: In un certo senso è proprio andata così. All'inizio non "mi dispiaceva" questa situazione; vacanze allungate di una settimana, niente scuola, sveglia tardi...i primi giorni sono stati una pacchia! Non sembr

Il Coronavirus visto con gli occhi di un bambino

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  Qualche giorno fa parlavo con il mio fratellino di coronavirus e ho posto lui alcune domande. D: “Secondo te che cos'è il coronavirus?” E: “E' un virus molto contagioso, è pericoloso perché ci può far star male e addirittura morire.” D: “Che cosa è cambiato da quando il coronavirus si è diffuso?” E: “Il coronavirus obbliga tutte le persone a rimanere in casa, le strade sono deserte, passano poche macchine e chi esce deve assolutamente indossare la mascherina e i guanti.   I genitori non vanno a lavorare e nemmeno noi bambini possiamo andare a scuola, le maestre ci mandano le lezioni da ascoltare, i compiti da fare, le verifiche.” D: “Quali sono gli aspetti negativi secondo te?” E: “Tantissime persone muoiono, non si può uscire, vedere gli amici, andare a scuola e nemmeno fare una passeggiata lontano da casa.” D: “Secondo te, il coronavirus ha degli aspetti positivi?” E: “Credo di sì, io come tutti i bambini posso passare più tempo con la mia famiglia, giocare

"Cosa sto ri-scoprendo stando a casa?" (video)

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Io resto in corsia - Tu resta a casa

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  In questo periodo si sentono tante situazioni spiacevoli che probabilmente nessuno pensava di poter mai ne sentire ne vivere, abbiamo il dovere di restare a casa e adottare tutte le precauzioni che ci sono  state indicante. Ma siamo veramente sicuri che tutti noi esseri umani possiamo proteggerci e semplicemente stare a casa? I professionisti sanitari che lavorano negli ospedali in questo momento si trovano ad affrontare ancora più da vicino questa emergenza sanitaria. Queste persone, come tutti noi, hanno paura ma loro a differenza nostra non hanno paura di andare a fare la spesa o incontrare i famigliari o altri cari ma hanno  paura di andare al lavoro ed affrontare la loro giornata. Si trovano a vivere in una condizione di estremo stress, sia fisico ma anche psichico dovendo fare estremamente attenzione ad ogni azione e movimento abitudinario, ma che in queste condizioni hanno bisogno di una particolare cura e attenzione. Infermieri e medici sono costretti ad indossare a volt

Il rischio di pensare che capiti a qualcun altro

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Quello di oggi vuole essere un semplice invito...un invito rivolto a tutti noi a metterci una mano sul cuore. In questi giorni stiamo leggendo articoli su articoli, messaggi sui social network, vediamo video che ci raccontano quello che sta succedendo, che ci ricordano chi sono le persone che in questo momento subiscono o potrebbero subire le conseguenze più gravi di questa situazione. Allora ho voluto fermarmi...ho voluto prendermi un attimo, staccarmi dal computer e dai giornali per osservare chi mi sta attorno. Così intorno a me ho visto anche altro: ho visto una figlia con il timore di andare a fare visita alla mamma anziana perché sa che potrebbe metterla a rischio. Ho visto la paura di un'amica che aspetta il suo primo figlio e non sa se potrà avere suo marito al fianco mentre partorirà. Ho letto la paura di un papà per la sua bambina malata di leucemia che già vive una condizione di fragilità. Ho sentito il dispiacere di una comunità che non ha potuto dare l'ultimo salu

"Piccolo", ma destabilizzante

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  2020... un anno caratterizzato da una problematica che coinvolge un po' tutto il pianeta… un nuovo microrganismo parassita denominato Coronavirus COVID-19 si sta divulgando sempre di più colpendo persone di tutte le età e di ogni parte del mondo causando loro gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore che, in casi estremi, può portare anche alla morte. Ad oggi però vorrei soffermarmi su quello che sta accadendo in Italia poiché siamo tra i paesi più contagiati al mondo e ciò sta portando tra le persone vero e proprio panico. Lo si percepisce dal comportamento che molti cittadini italiani hanno assunto negli ultimi giorni, soprattutto dopo l’ordinanza emessa dal Ministero della Salute, consigliando di limitare le uscite fuori casa, l’annullamento delle manifestazioni di intrattenimento e sportive, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con restrizioni di vario genere. Dopo tutto ciò sono nate situazioni incredibili, mai viste prima d’ora nel nostro paese, come: