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Un passo alla volta... (Deborah Rodigari - educatrice)

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  Lavoro da circa un anno e mezzo al “Pollicino”, il Centro Prima Infanzia della nostra Cooperativa Sociale L’Impronta.   I bimbi che frequentano vivono i loro primi anni vita, le loro prime scoperte, le loro prime amicizie, le loro prime avventure, qualcuno muove i primi passi, qualcun altro corre già.   Ogni volta che al mattino arrivo al lavoro, penso «Un passo alla volta, anche questa mattinata andrà alla grande e chissà quante cose oggi i nostri bimbi scopriranno e chissà di quante si meraviglieranno…» e poi li guardo correre, giocare, sorridere durante la mattinata.   Un passo alla volta qualcuno inizia a stare in piedi, poi cade, si rialza e pian piano muove qualche passetto, un passo alla volta qualcuno inizia ad esprimersi prima solo con i gesti, poi con qualche versetto e poco alla volta con qualche parola per finire poi a fare lunghi discorsi. Un passo alla volta conoscono chi gli sta intorno, all’inizio solo con uno sguardo intimorito, poi sedendosi in braccio, poi porta

Pensieri sparsi di un cuore inquieto, ma di un animo libero. Parte II^ (Lorenzo Napoli - 21 anni)

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  La commozione nel mio bagaglio, panni sporchi di navigazione per ogni dove… Sempre in testa una canzone… È dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione, soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda... Di notte sognare lei che scappa da me, ma poi mi sveglio e consapevole sono nel mare. La vita mi offre un incarico di responsabilità, mi ha detto che una nave ha bisogno di un comandante concreto. Ed è importante il pensiero della responsabilità, si è fatto grosso,  è come dover saltare al di là di un fosso, che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato.   Saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto,  di fronte a me la nebbia mi nasconde, la risposta alla mia paura è: cosa sarò e dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio interiore,  lui giovane io vecchio, le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio,  "la vita non è facile ci vuole sacrificio, un giorno te ne accorgerai e

Con sguardi diversi...aiutiamoli a crescere. (Daniela Lumina)

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  «Che pazienza che avete!» Quante volte nei miei ambienti lavorativi ho sentito pronunciare questa frase dai genitori che ci affidavano i loro figli e prima di diventare mamma ero convinta di possederne…di pazienza; quindi, lo prendevo un po' come un complimento. Ora da mamma, ogni volta che sento questa frase al lavoro, sorrido e spesso rispondo: «Non è questione di pazienza, ma di rapporti!» Mentre lo dico penso a quante volte stanca e avvilita ho osservato le mie figlie da piccole che facevano i capricci, o che non ubbidivano e ho pensato: «Ok… meglio 20 bambini degli altri che 2 dei tuoi!» Quante volte stremata e nervosa dopo un litigio con le mie figlie, magari proprio dopo un faticoso pomeriggio di compiti mi sono ritrovata a chiedermi: «Ma com’ è possibile? Gli altri bambini mi ascoltano, a volte pendono letteralmente dalle mie labbra e le mie figlie no?» Quante volte mi sono ritrovata io stessa a condividere emozioni o fatti alle orecchie professionali dei miei coll