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Un mondo...di fantasia! (di Deborah Rodigari - educatrice)

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     È arrivato il mio turno o, meglio, è arrivato di nuovo il mio turno!     Tocca a me scrivere lo spunto, tocca a me pensare come posso riempire questo foglio bianco, tocca a me provare a creare qualcosa che vi faccia riflettere, tocca a me immaginare...e usare la «fantasia».     Pochi giorni fa ero a Carnevale e in questo mix di sorrisi, coriandoli e stelle filanti osservavo i costumi creati!     E incontrandone di ogni tipo, vedendone alcuni ho pensato: «Wow, che belli! Che fantasia»    Ecco, vorrei un attimo soffermarmi su questo mondo: la fantasia!    Un mondo meraviglioso che caratterizza la vita un po’ di tutti...     I bambini la usano quando inventano un nuovo gioco, quando sfogliano un libro e si inventano la storia osservando le immagini, quando si travestono e anziché utilizzare un cappello per metterlo in testa lo utilizzano come scarpa, quando fanno un'attività e provano a girare e rigirare gli oggetti per utilizzarli nei modi più strani, quando disegnano e impregna

Impariamo ad annoiarci…Non sempre c'è qualcosa da fare! (Deborah Rodigari - educatrice)

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  «Ciao, cosa facciamo oggi?» «Che noia, cosa posso fare?» «Cosa facciamo adesso?» «E adesso?»  «Tra quanto tempo iniziamo a giocare insieme?» «Non so cosa fare» Queste sono alcune delle frasi che quotidianamente, o quasi, sento lavorando con i bambini delle elementari. Arrivano alle 14.30 al CiAGi e chiedono immediatamente cosa si farà, che cosa abbiamo pensato per loro per quel pomeriggio, cosa si farà prima, cosa si farà dopo. Generalmente diamo il via ai nostri pomeriggi, con un momento chiamato "gioco libero", il tempo in cui i bambini possono giocare "come vogliono", possono rincorrersi, possono giocare seduti in cerchio, possono fare un gioco in scatola, possono disegnare, colorare, scrivere o possono semplicemente chiacchierare, confrontarsi, raccontarsi.  Insomma, gli obiettivi sono quelli di provare a far gestire loro questo spazio di tempo, in autonomia, offrendo a volte del materiale oppure semplicemente "lasciandoli mettersi in gioco liberamente&qu

Kids free (Deborah Rodigari - educatrice)

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  Da qualche tempo, durante le riunioni d'equipe del Centro Prima Infanzia , ci siamo chiesti come poter far passare una serata di relax, senza figli, ai genitori dei bambini frequentanti “Pollicino”. Dopo tante ipotesi e idee abbiamo deciso di proporre la serata dal titolo "Kids free". Una semplice serata per bambini, ma importante: un paio d'ore al “Pollicino” per i nostri bambini con i loro fratelli maggiori, permettendo così ai genitori di rilassarsi o trascorrere il tempo come preferivano, senza figli. Per i bambini una grande emozione : giochi, pizza, tante coccole e divertimento con i fratelli e le sorelle. Per noi educatori una nuova sfida , metterci in gioco in quest'avventura fuori dalle nostre attività ordinarie. Per genitori un'occasione da prendere al volo e…che hanno davvero molto apprezzato!   Siamo davvero felici. Sentire e vedere mamme e papà pronti per una cena fuori o per rilassarsi come desideravano, con la consapevolezza che i propri figl

I nostri occhi brillano, parlano e sorridono

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Un giorno ero a scuola e una bimba di soli sei anni mi guarda e mi stupisce con questa affermazione: «Noi non abbiamo mai visto il tuo sorriso, ma io ogni volta che vedo i tuoi occhi brillare capisco che stai sorridendo …» . Al termine della mattinata torno a casa. Questa frase mi rimane in testa e continuo a pensarci. Mi rendo conto che effettivamente, avendo iniziato a settembre a fare assistenza in quella classe, i bambini non mi hanno mai visto senza mascherina. Mi chiedo come immaginano sia il mio sorriso, e quello di tutte le persone che incontrano. Chissà come ci immaginano senza vedere una parte importante del nostro viso, proprio quella che ci permette di esprimere le nostre emozioni senza parlare, ma subito ecco la risposta! Essa è contenuta esattamente nella sua affermazione: guardando i miei, i nostri occhi .  Eh già, in questi lunghi mesi c’è stata tolta la possibilità di utilizzare il nostro sorriso, ma abbiamo imparato a comunicare con gli occhi. I nostri occhi comunican

Autunno...Un mix di colori

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L'autunno è la stagione che mi piace di più, la definirei un mix di colori . Affacciandoci alla finestra durante la giornata, vediamo un'infinità di colori, dai più “caldi” come il giallo, l'arancione, il rosso... ai più freddi come il blu della sera e della notte. Siamo circondati dai colori vivaci che rendono questa stagione allegra, che ci riportano all'estate, al sole, alla spensieratezza, ma che verso sera si trasformano in colori scuri che ci fanno ri-tornare al tempo che stiamo vivendo, ci ricordano che ci stiamo avvicinando all'inverno, al freddo, alla neve! Questa è la stagione del ritorno a scuola, del ritmo ordinario sul lavoro, alle abitudinarie giornate dopo l'estate. É la stagione dei cambiamenti, dei pensieri, delle riflessioni... A proposito di riflessioni... Scorrendo le foto della mia galleria, qualche giorno fa ho rivisto e automaticamente rivissuto, i momenti fantastici della nostra estate. La spensieratezza delle giornate di sole, le

Il Coronavirus visto con gli occhi di un bambino

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  Qualche giorno fa parlavo con il mio fratellino di coronavirus e ho posto lui alcune domande. D: “Secondo te che cos'è il coronavirus?” E: “E' un virus molto contagioso, è pericoloso perché ci può far star male e addirittura morire.” D: “Che cosa è cambiato da quando il coronavirus si è diffuso?” E: “Il coronavirus obbliga tutte le persone a rimanere in casa, le strade sono deserte, passano poche macchine e chi esce deve assolutamente indossare la mascherina e i guanti.   I genitori non vanno a lavorare e nemmeno noi bambini possiamo andare a scuola, le maestre ci mandano le lezioni da ascoltare, i compiti da fare, le verifiche.” D: “Quali sono gli aspetti negativi secondo te?” E: “Tantissime persone muoiono, non si può uscire, vedere gli amici, andare a scuola e nemmeno fare una passeggiata lontano da casa.” D: “Secondo te, il coronavirus ha degli aspetti positivi?” E: “Credo di sì, io come tutti i bambini posso passare più tempo con la mia famiglia, giocare

LA CREATIVITÀ È L'INTELLIGENZA CHE SI DIVERTE

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  Così si esprimeva A. Einstein riguardo a questo meraviglioso concetto e se proviamo a cercare in un qualsiasi dizionario la definizione di creatività troveremo definizioni come «capacità di creare con l'intelletto» oppure «creare con la fantasia». La psicologia la definisce come il «processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell'ideare». Ebbene che dire? Ha proprio ragione il grande A. Einstein nel dire che la creatività è l'intelligenza che si diverte, che tenta di risolvere un problema grazie a ciò che conosce e alla sua interpretazione. Essa non è un'attitudine che appartiene soltanto agli artisti e ai ricercatori scientifici, è presente in tutti gli esseri umani. Ma questo si può dimostrare, più che con queste “parolone”, dai fatti, soprattutto da quelli compiuti da un bambino. Proviamo a dare ad un bambino un foglio di carta, lui lo può trasformare