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Che cos'è l'etica? (di Sandy Cusini - educatore)

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  È settembre, i giorni sono accompagnati da un freddo gelido, meno ore di luce, e più ore di buio; le giornate si stanno accorciando sempre di più, ma all’improvviso si sono riempite di mille impegni, nuovi inizi e nuove emozioni. È iniziata la scuola! È buffo, fino a pochi giorni fa eravamo tranquilli, consapevoli che ogni cosa si sarebbe potuta fare con tutta la calma del mondo, mentre adesso tutto sembra chiedere di poter rallentare, perché non riusciamo a stare al passo. Ritorno a scuola, nuovi bambini e nuovi volti pieni di curiosità e di un filo di buon timore! Cerco con lo sguardo i bambini che ormai mi vedono tra i corridoi da ben quattro anni; sono felice di rivederli e viceversa, l’entusiasmo quest’anno è grandissimo! I primi giorni di scuola però, si sa, sono sempre i più difficili, è dura ritornare alla routine scolastica, soprattutto dopo aver vissuto un’estate meravigliosa piena di momenti indimenticabili ed emozionanti passati al CiAGi. Mi si avvicina un bambino che co

Ferite e feritorie (di Thomas Sosio - educatore)

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  Quante volte da piccoli ci siamo sbucciati le ginocchia, e quante volte ci rialzavamo più forti di prima e magari, imparando da quella caduta.  Le ferite che accompagnano la nostra vita, sin da bambini sono fondamentali per donarci la forza per tornare a camminare e correre.  Le ferite però possono essere anche quelle dell’anima, non solo quelle fisiche. Ferite che riceviamo, anche all’improvviso nel nostro cammino della vita. Mi piace però pensare che nel processo di guarigione delle ferite, ci sia sempre la componente della relazione e della cura, qualcuno che si prenda cura di noi, che ci metta un cerotto. L’importanza delle relazioni, della nostra famiglia, degli amici, di persone vere che ci donano la loro attenzione con il loro esserci.  Le ferite hanno bisogno di tempo per rimarginarsi, hanno bisogno di attenzione e costante cura. Ognuno di noi subisce delle ferite, a volte senza che noi ne abbiamo colpa, avvengono, ci colpiscono e basta. Però dipende da noi come rapportarci c

Una giornata NO! (di Sandy Cusini - educatore)

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     A chi non è mai capitato di vivere una giornata… «NO».     Succede a tutti. A chi più e a chi meno.     Ci sono giornate, a volte, che vorremmo finissero immediatamente, alcune di quelle giornate che per un motivo, o per una serie di fattori, pensiamo che tutto vada storto e ce la prendiamo con il primo che capita; vorremmo solamente isolarci, e stare il più lontano possibile da tutti e tutto.     Così come gli adulti, nessuno è esente da questo stato d’animo, nemmeno i bambini con cui passiamo i nostri pomeriggi di lavoro.     Ci troviamo quindi a fronteggiare i bimbi la cui giornata è andata storta secondo il loro personale metro di valutazione, per noi a volte oscuro. Dobbiamo quindi gestire questa loro grande rabbia che normalmente si riversa sui loro compagni, i quali il più delle volte non hanno fatto nulla di sbagliato se non aver detto quella battuta o fatto quello scherzo normalmente tollerati. Sfortunatamente, oggi quella battuta o quello scherzo sono la goccia che fa tr