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L'essere educatori è meravigliarsi (di Chiara Confortola - educatrice e danza movimento terapeuta)

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  L’incontro è finito.  Dopo giorni di telefonate, confronti, lacrime e perplessità…l’incontro è finito.  Abbiamo sentito la necessità di fermarci un attimo, di parlare e discutere di alcune questioni e incomprensioni. L’incontro è finito.  L’incontro è finito con un abbraccio e la frase “Noi ci siamo. aspettiamo!”. Chi l’avrebbe mai detto. L’essere educatori è meravigliarsi di quanto un processo di crescita, più o meno lungo, possa portare al raggiungimento di alcune delle tappe prefissate. La continua mediazione tra individui, enti, persone di cui ci prendiamo cura ci espone ad una continua ricerca di noi e del ruolo che abbiamo in un contesto che è ampio e complesso.  L’essere mediatori può voler dire negoziare e avere a che fare con il conflitto.  Il nostro lavoro è un complesso intreccio di fili che si incontrano, a partire dalle relazioni con le persone che accompagniamo e ancora di più con le famiglie, i servizi, la scuola ed è nostro compito far sì che quel filo non si annodi,

Un mondo...di fantasia! (di Deborah Rodigari - educatrice)

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     È arrivato il mio turno o, meglio, è arrivato di nuovo il mio turno!     Tocca a me scrivere lo spunto, tocca a me pensare come posso riempire questo foglio bianco, tocca a me provare a creare qualcosa che vi faccia riflettere, tocca a me immaginare...e usare la «fantasia».     Pochi giorni fa ero a Carnevale e in questo mix di sorrisi, coriandoli e stelle filanti osservavo i costumi creati!     E incontrandone di ogni tipo, vedendone alcuni ho pensato: «Wow, che belli! Che fantasia»    Ecco, vorrei un attimo soffermarmi su questo mondo: la fantasia!    Un mondo meraviglioso che caratterizza la vita un po’ di tutti...     I bambini la usano quando inventano un nuovo gioco, quando sfogliano un libro e si inventano la storia osservando le immagini, quando si travestono e anziché utilizzare un cappello per metterlo in testa lo utilizzano come scarpa, quando fanno un'attività e provano a girare e rigirare gli oggetti per utilizzarli nei modi più strani, quando disegnano e impregna

C'è bisogno di nuova musica (Simone Cusini - insegnante)

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  Viviamo in un tempo storico non proprio accompagnato da “musica leggerissima”, come canticchiavano Colapesce-Dimartino al Festival di Sanremo del 2021, e questo credo sia evidente a tutti. È un periodo storico di grande incertezza e fatica, dove il futuro sembra così instabile e il presente non troppo accogliente e motivante. Sembra proprio che il mondo fatichi a girare dalla parte giusta, e non è più di certo quel mondo che cantava Jimmy fontana nel 1965. Tutto questo si ripercuote inevitabilmente sulla vita quotidiana di ognuno di noi e soprattutto su quella dei nostri giovani e adolescenti che faticano ad essere speranzosi, ambiziosi e fiduciosi nel domani in un momento così delicato e poco positivo. C’è il rischio che le nuove generazioni restino bloccate e spaventate da ciò che sta accadendo con la conseguenza di non riuscire a creare nuove possibilità e altri orizzonti per il futuro. Troppe volte qualcuno l’ho sentito chiamare i nostri giovani la “gioventù bruciata”, come c

Presentazione del libro "Gli spunti del venerdì"

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Presentazione de "Gli spunti del venerdì. Raccontare di educazione" Il libro della Cooperativa Sociale L'Impronta  di Livigno  Si è tenuta venerdì 5 novembre 2021 la presentazione del libro, scritto a 22 mani, da parte degli operatori - educatori, psicologi, pedagogisti, insegnanti - della Cooperativa Sociale L'Impronta. L'incontro, tenuto presso la sala consigliare del Comune di Livigno, la visto la presenza del sindaco Remo Galli e dell'Assessore alle Politiche Sociali Cristina Rupani che hanno sottolineato  «il lavoro fondamentale da parte degli educatori che operano nei servizi educativi del Comune di Livigno ».  E' intervenuta anche la Presidente della Biblioteca Civica di Livigno Giada Lucini, il Presidente della Cooperativa Sociale L'Impronta Nicola Pradella e il Coordinatore del comunale Centro di Aggregazione Giovanile "CiAGi Livigno" Vincenzo Morcelli. Michele Ricetti, curatore dell'opera e promotore del progetto è così interven

CiAGi "Centroanch'io", l'educazione diventa un libro

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Una scommessa avviata nel 2019 tra gli educatori del CiAGi "Centroanch'io", quella di mettere per iscritto sulla pagina Facebook la loro passione educativa, è diventato un prezioso libretto, il primo era uscito l'anno scorso, il secondo è stato pubblicato pochi giorni fa. Si intitola "#GliSpuntiDelVenerdì2" e raccoglie tutti gli articoli scritti durante l'inverno e nei mesi del lockdown.  Un progetto sperimentale che è cresciuto; basti pensare che da 7 sono passati a 14 gli educatori che si sono messi in gioco sfoderando tutta la loro arte pedagogica.  Così il curatore Michele Ricetti «Ognuno di noi ha donato e messo trascritto il proprio pensiero; è un lavoro semplice, dedicato soprattutto agli adulti con provocazioni stimolanti che possono indurre a guardarsi dentro, ma anche i ragazzi, lo sta a dimostrare il supporto nel lavoro di alcuni di loro; l’obiettivo è ribaltare gli steriotipi e i preconcetti molte volte esistenti in termini di fiducia del