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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Pulizie di Primavera (Daniela Lumina e Serena Bormolini - educatrice e tirocinante)

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  Sono le 17.  Tutto è pulito e in ordine al CiAGi Livigno. Salutiamo i colleghi e restiamo solo noi due. Sorridiamo. Un pensiero sorge spontaneo ad entrambe ripensando ai mesi appena trascorsi: due generazioni che si sono trovate a lavorare insieme. Ci sediamo per un attimo intorno allo stesso tavolo, ci prendiamo un caffè ed iniziamo a chiacchierare. Da una parte è seduta l’esperienza: che porta certezze e stimoli, ma che tende a dare per scontato e a tacere alcune cose per timore che siano troppo “grandi” per una mente che si valuta ancora non pronta.  Perché non si investe tempo nella crescita personale dei giovani ? Dall’altra è seduta la parte giovane: con il suo entusiasmo e la sua curiosità, che spesso però sceglie di andarsene alla ricerca di nuove esperienze non garantendo una continuità.  Quanto tempo vale la pena investire nella loro crescita professionale ? Entrambe cogliamo le provocazioni che ci siamo lanciate e non con poche difficoltà prendiamo consapevolezza delle n

Ah! Questi telefoni portatili (Alfredo Alessio Conti - educatore e scrittore)

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  A me piace chiamarli così, telefoni portatili, piuttosto che smartphone, IPhone e/o cellulari. Perché portatili rende bene l'idea, perché si portano sempre con sé, indispensabili come la borsetta, il portafoglio, si indispensabili che quasi mai si dimenticano. Indispensabili perché possiamo essere sempre raggiungibili, perché possiamo creare contenuti, lavorare a progetti, informarci in ogni momento su cosa sta accedendo nel mondo, tradurre testi per comprendersi meglio, perché permettono di interagire coi propri figli, di rimanere in contatto con loro perché mi garantiscono la loro sicurezza e riesco persino a tracciarli per sapere dove sono comodamente a casa mia. Ebbene sì questi telefoni portatili sono estremamente necessari che non se ne può più farne a meno. E che dire allora dei nostri figli? Se sono così necessari perché imponiamo regole se possono studiare, apprendere, promuovere socialità e insistiamo solo sui rischi? Ebbene sì, i rischi fanno paura, ma forse il nostro

Giocatela! (Chiara Confortola - educatrice e danza terapeuta)

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  Eccomi, sono qui! Piano piano sto nascendo anche io, sto prendendo vita e sto prendendo forma. Che sorpresa    questo cammino. Abbiamo iniziato insieme una nuova avventura. Tante volte io lo chiamo gioco . Per me sarà così: sarà una partita che durerà molto tempo dove non ci saranno né vinti né vincitori, con tanti giocatori che renderanno il tutto più accattivante. Si, sarà un gioco perché per me il gioco è una cosa seria e non c’è esperienza più bella di crescere giocando. Si farà fatica, lo sappiamo, avremo il fiato corto per la maggior parte del tempo ma … sai che spasso saperti in campo con noi? E poi sarà un allenamento costante e che porterà buon frutto, ne siamo certi. Non ci sarà solamente un passo veloce, dai, ci saranno attimi lenti fatti di sguardi, di respiri, di paesaggi, di albe e tramonti. Sarà sicuramente un alternarsi di ritmi e

Prendiamoci tempo (Chiara Dei Cas - Operatrice Socio-Sanitaria)

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Sveglia, scuola, macchina, lavoro, file d'attesa, ritardi… Spesso tempi e ritmi non dipendono dalla giornata, non dipendono da noi, bensì da ciò che ci richiede la società. Spesso tutta questa frenesia giornaliera impedisce di ascoltare e accogliere i nostri limiti, portandoci a trascorrere la nostra giornata in base alle nostre abitudini e non alle nostre esigenza, dimenticandoci delle nostre priorità.  Quante volte pronunciamo la frase "non ho tempo" sentendoci delusi per non essere riuscite a adempiere il dovere di ogni giorno? Mi trovo spesso a rincorrere il tempo senza dargli la giusta importanza.  Quante volte ho pensato di riuscire a gestirlo nella maniera corretta senza rendermi conto che fosse lui a dettarne le regole, quante volte ho pensato di averne troppo e quante di non averne abbastanza. E allora per un instante vorrei fermarmi, accogliere il trascorrere del tempo ascoltandomi, guardare il suo trascorrere nelle sfumature dei tramonti, nel profumo del fiorir