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Il Coronavirus visto con gli occhi di un bambino

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  Qualche giorno fa parlavo con il mio fratellino di coronavirus e ho posto lui alcune domande. D: “Secondo te che cos'è il coronavirus?” E: “E' un virus molto contagioso, è pericoloso perché ci può far star male e addirittura morire.” D: “Che cosa è cambiato da quando il coronavirus si è diffuso?” E: “Il coronavirus obbliga tutte le persone a rimanere in casa, le strade sono deserte, passano poche macchine e chi esce deve assolutamente indossare la mascherina e i guanti.   I genitori non vanno a lavorare e nemmeno noi bambini possiamo andare a scuola, le maestre ci mandano le lezioni da ascoltare, i compiti da fare, le verifiche.” D: “Quali sono gli aspetti negativi secondo te?” E: “Tantissime persone muoiono, non si può uscire, vedere gli amici, andare a scuola e nemmeno fare una passeggiata lontano da casa.” D: “Secondo te, il coronavirus ha degli aspetti positivi?” E: “Credo di sì, io come tutti i bambini posso passare più tempo con la mia famiglia, giocare...

Che bella scoperta!

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* Ma davvero…CHE BELLA SCOPERTA! Sqiamo stati catapultati in una realtà tutta nuova e la stiamo scoprendo giorno dopo giorno. Alcune volte mi sembra di essere su un altro pianeta: …quando guardo fuori dalla finestra: le piste da sci, la ciclabile, i prati, le strade; …quando vedo la gente aprire porte e finestre e mettere tutto all’aria, le “pulizie di fino” si sono già concluse; …quando osservo sui vari social le famiglie unite, gli sportivi che si inventano qualsiasi cosa pur di allenarsi, tantissime idee e ricette culinarie; …quando le attività online diventano tantissime e la curiosità si fa sempre più accentuata; …quando i bambini e i ragazzi si mettono davanti al PC ad ascoltare le video lezioni dei loro insegnanti e fanno i compiti accanto ai loro genitori; …quando le persone si prendono il tempo per partecipare alle catene social cercando foto di ricordi di tanti anni fa, cimentandosi in sfide e mettendosi in gioco.       Ecco ciò che vedo in ques...

"Cosa sto ri-scoprendo stando a casa?" (video)

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Io resto in corsia - Tu resta a casa

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  In questo periodo si sentono tante situazioni spiacevoli che probabilmente nessuno pensava di poter mai ne sentire ne vivere, abbiamo il dovere di restare a casa e adottare tutte le precauzioni che ci sono  state indicante. Ma siamo veramente sicuri che tutti noi esseri umani possiamo proteggerci e semplicemente stare a casa? I professionisti sanitari che lavorano negli ospedali in questo momento si trovano ad affrontare ancora più da vicino questa emergenza sanitaria. Queste persone, come tutti noi, hanno paura ma loro a differenza nostra non hanno paura di andare a fare la spesa o incontrare i famigliari o altri cari ma hanno  paura di andare al lavoro ed affrontare la loro giornata. Si trovano a vivere in una condizione di estremo stress, sia fisico ma anche psichico dovendo fare estremamente attenzione ad ogni azione e movimento abitudinario, ma che in queste condizioni hanno bisogno di una particolare cura e attenzione. Infermieri e medici sono costretti ad in...

Il rischio di pensare che capiti a qualcun altro

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Quello di oggi vuole essere un semplice invito...un invito rivolto a tutti noi a metterci una mano sul cuore. In questi giorni stiamo leggendo articoli su articoli, messaggi sui social network, vediamo video che ci raccontano quello che sta succedendo, che ci ricordano chi sono le persone che in questo momento subiscono o potrebbero subire le conseguenze più gravi di questa situazione. Allora ho voluto fermarmi...ho voluto prendermi un attimo, staccarmi dal computer e dai giornali per osservare chi mi sta attorno. Così intorno a me ho visto anche altro: ho visto una figlia con il timore di andare a fare visita alla mamma anziana perché sa che potrebbe metterla a rischio. Ho visto la paura di un'amica che aspetta il suo primo figlio e non sa se potrà avere suo marito al fianco mentre partorirà. Ho letto la paura di un papà per la sua bambina malata di leucemia che già vive una condizione di fragilità. Ho sentito il dispiacere di una comunità che non ha potuto dare l'ultimo salu...

"Piccolo", ma destabilizzante

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  2020... un anno caratterizzato da una problematica che coinvolge un po' tutto il pianeta… un nuovo microrganismo parassita denominato Coronavirus COVID-19 si sta divulgando sempre di più colpendo persone di tutte le età e di ogni parte del mondo causando loro gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore che, in casi estremi, può portare anche alla morte. Ad oggi però vorrei soffermarmi su quello che sta accadendo in Italia poiché siamo tra i paesi più contagiati al mondo e ciò sta portando tra le persone vero e proprio panico. Lo si percepisce dal comportamento che molti cittadini italiani hanno assunto negli ultimi giorni, soprattutto dopo l’ordinanza emessa dal Ministero della Salute, consigliando di limitare le uscite fuori casa, l’annullamento delle manifestazioni di intrattenimento e sportive, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con restrizioni di vario genere. Dopo tutto ciò sono nate situazioni incredibili, mai viste prima d’ora nel nostro paese, come:...

Divertiamoci tutti i giorni!

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  È ormai iniziato quel periodo dell’anno che precede la Quaresima, che si festeggia con giochi, sfilate, maschere e scherzi… il Carnevale! Questa festa rappresenta un tempo di “spasso” in cui le persone, comportandosi e/o vestendosi in modo poco serio, si divertono! Ma che cos’è il divertimento? Se cerchiamo questo termine sul dizionario troviamo che è un derivato del verbo «divertire» (dal latino divert ĕ re “ volgere altrove, in direzione opposta, deviare ” ) e che indica un qualcosa che serve a sollevare lo spirito dagli affanni e dalle preoccupazioni volgendolo verso altro, ovvero un passatempo, uno spasso, un’attività ludico-ricreativa che distoglie da attività più serie. Viene dunque spontaneo riflettere sul fatto che, sebbene il Carnevale si presti bene al divertimento, quest’ultimo dovrebbe essere un ingrediente costante nella vita di ogni persona! Il divertimento infatti, proprio per la sua stessa definizione, ha una funzione splendida ed indispensabile per la vit...

CARNEVALE 2020 DI LIVIGNO E TREPALLE ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARETà

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Fervono i preparativi per il Carnevale 2020 di Livigno e Trepalle, consueto e atteso appuntamento di festa organizzato dalla Cooperativa Sociale L’Impronta con il patrocinio dell’ APT e del Comune di Livigno . Quattro gli appuntamenti in programma, che vedono confrontarsi le Contrade di Livigno e Trepalle tra divertimento e spettacolo (Truzz, Rane e Trepall). Il via sarà con la “Staffetta delle Contrade”, che avrà luogo presso la Scuola Sci Centrale giovedì 20 febbraio alle 20.30 , con l'avvincente staffetta sulla neve, con sci, ciaspole e slittino; staffetta organizzata in collaborazione con il Gruppo Folk. Domenica 23 febbraio dalle 13.30 grande sfilata, dal centro di Livigno, dei carri allegorici e delle mascherine lungo le vie del paese fino al polifunzionale Plaza Placheda. Alle ore 15.00 avrà inizio il pomeriggio all’insegna del divertimento con animazione per tutti, giochi a stand, musica e balli. A seguire premiazione delle mascherine e dalle 18.30 “Cenone di Carnevale...

A SCUOLA DI GENTILEZZA

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  Qualche giorno fa ho trovato in internet – da qualche parte, non mi ricordo nemmeno dove è saltato fuori - un brevissimo articolo su una scuola irlandese che al posto dei classici compiti delle vacanze di Natale, ha assegnato ai suoi studenti delle missioni di gentilezza da fare ogni giorno delle vacanze. Piccole cose, come per esempio chiacchierare con una persona anziana piuttosto che aiutare qualcuno della famiglia: azioni concrete, a misura di bambino, rivolte agli altri ma anche a sé stessi. L’iniziativa mi ha fatto sorridere e riflettere insieme: sorridere pensando alla bizzarria umana, che continuamente si avventura in situazioni alternative ed esperimenti geniali; riflettere, perché ne sono derivate una domanda e alcune considerazioni: dobbiamo davvero imparare la gentilezza? Non è qualcosa che l’uomo ha dentro di sé per natura, a partire da quando si è fanciulli? Sembra una domanda retorica ma non lo è, soprattutto quando, lavorando in contesti educativi, capita, a vol...

VERSO L'ISOLA CHE NON C'è...MA ESISTE

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  «Ciao S. che mi racconti di bello?» «Lascia perdere, periodo del cavolo» «Come mai? Qualcosa non va con la scuola?» «No la scuola va benone, ma il resto è tutto un disastro» «Un disastro? Non esagerare, forse semplicemente oggi la felicità è un po' nascosta» «Felice? Magari sapessi cos’è la felicità!» «Mmm sono certo che sai cos’è…, sai noi adulti spesso ci perdiamo in un bicchier d’acqua e avremmo bisogno che qualcuno ci rinfreschi la memoria…perché non ci scrivi la tua idea?» «Ma che cavolo dici?? Non scriverò mai nulla… per di più sulla felicità!!» «Dai fammi questo regalo» «Sono sicura che farà schifo!» «Quello non lo puoi dire fino a quando non avrei messo il punto finale…fidati» «Mha» «Vedrai…»   È nato così il regalo che S. ha fatto a noi adulti… Al giorno d’oggi troviamo di tutto su internet, da come allacciarsi le scarpe ai “10 consigli che ti potrebbero aiutare se vuoi scalare l’Everest”. Ieri però ho scoperto che internet tante cose non...

OGNUNO è PERFETTO?

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  Non guardo praticamente mai la televisione in diretta. Il ritmo martellante delle pubblicità, che crea nuovi desideri e plasma il nostro immaginario collettivo, mi innervosisce a tal punto che preferisco evitare direttamente di accendere. Tuttavia, incuriosito dal clamore sollevato, ho guardato in streaming la miniserie “Ognuno è perfetto”, in onda durante il mese di dicembre su Rai 1. La narrazione, che si snoda in sei episodi, racconta le vicissitudini di una coppia di ragazzi, Rick e Tina, che si conoscono sul luogo di lavoro, si innamorano, si fidanzano e si vogliono sposare. Alcuni grossi ostacoli, tuttavia, rischiano di rendere impossibile il coronamento del loro sogno d’amore: la chiusura del reparto di packaging dove lavorano, il fatto che Tina sia un'immigrata irregolare dall’Est Europa e – dulcis in fundo - il fatto che entrambi i ragazzi siano affetti dalla sindrome di Down. Mi fermo a questo quadro generale per non spoilerare il finale a chi non l’avesse ancora vist...

CRESCERE INSIEME

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  Avere la fortuna di lavorare, per buona parte della giornata a contatto con bambini e ragazzi, permette di osservare e notare diverse dinamiche relazionali. Spesso come adulti siamo coinvolti direttamente, altre volte è possibile “assistere da spettatori esterni”, condizione che permette di cogliere elementi interessanti. Noteremmo sicuramente l’atteggiamento di bambini in grado di risolvere autonomamente in modo costruttivo normali controversie, ragazzi che accorgendosi di alcune fatiche dei compagni propongono e includono, altri che con humor e simpatia sdrammatizzano situazioni e alleggeriscono la stanchezza, altri che all’interno di un confronto con spontaneità dicono la propria lasciando il segno e andando dritti al sodo. Non solo. Oltre al lato “buono” si possono osservare “cattiverie gratuite”, poca sensibilità nell’affrontare le fatiche che ognuno ha favorendo un’etichettatura, doppiezza con frasi che di fronte ad un adulto non scappano di sicuro ma nel piccolo gruppe...

UN SOFFIO...QUANDO IL VENTO CAMBIA

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  Come il vento che soffia caldo o gelido eccoci negli anni “venti”. Il 2020 è arrivato, con aspettative e sguardi verso un nuovo anno e un nuovo decennio che si apre. Il primo sguardo va al tempo, che incessantemente scorre, regolare, ma costante. Un tempo che a volte viviamo veloci, altre volte invece ci sembra non passare mai. Un tempo nel quale siamo chiamati a vivere la pienezza dei momenti, delle azioni e degli attimi. Come viviamo il nostro tempo, che qualità al tempo vogliamo dare? Può essere una domanda o un proposito al nuovo anno. Ma vorrei concentrarmi sul vento che cambia direzione, all’improvviso. A volte progettiamo e programmiamo, ma gli imprevisti e i cambiamenti, non sempre dipendenti da noi, stravolgono i nostri piani, in positivo o negativo. Accogliere il cambiamento è importante per continuare a guardare avanti. A volte ostacoli e difficoltà bussano alla porta senza preavviso e noi ci troviamo spiazzati e destabilizzati da tutto ciò. Impotenti e incapaci di rea...

Livigno, montagna che educa in strada e sulle piste

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  Concluso il progetto che ha schierato 15 studenti nei panni della Polizia Locale, delle Forze dell’Ordine e dei Soccorritori per prevenire direttamente sul campo Una prevenzione sul campo. E’ quella che hanno vissuto, dal 27 dicembre al 2 gennaio, 15 studenti di Livigno impegnati “on the road” in un progetto di sensibilizzazione ai pericoli della strada, sulle piste e di educazione alla legalità unico nel suo genere in Italia affiancando la Polizia Locale, le Forze dell’Ordine e i Soccorritori.   “Piena soddisfazione e la volontà di proseguire con il progetto” sono stati espressi dal Comune di Livigno, nella persona del Sindaco Damiano Bormolini, e dall’Assessore alle Politiche Sociali, Romina Galli, nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamane nella Sala Consigliare del Municipio alla quale hanno preso parte le istituzioni e gli enti che hanno aderito con entusiasmo all’edizione “zero” del progetto “Winter On The Road” e i giovani protagonisti che hanno portato l...

Livigno educa i giovani in pista e sulle strade

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Mettersi nei panni della Polizia Locale, delle Forze dell’Ordine e dei Soccorritori per acquisire direttamente in pista e sulle strade, consapevolezza. #Ragazziontheroad - format educativo unico nel suo genere in Italia - sbarca sulla neve, a Livigno (SO), per vivere e sperimentare in prima persona la preziosa attività e i servizi svolti sul campo riguardanti gli scenari “tipici” della stagione invernale. Un’esperienza concreta per prevenire ed educare ed evitare comportamenti “sopra le righe”. Prenderà il via il 27 dicembre 2019 e si concluderà il 2 gennaio 2020 l’edizione zero del progetto “Winter On The Road”. Iniziativa promossa dall’Associazione socio-educativa Ragazzi On The Road, presieduta da Giancarlo Bassi, sostenuta e fortemente voluta dal Comune e dal Comando di Polizia Locale di Livigno. Collaborazione che consente ai giovani livignaschi partecipanti al progetto - una ventina di studenti volontari a cavallo della maggiore età - di abbattere il muro dell’inconsapevolezza co...