Qual é per te il modo più efficace per affrontare la paura? (di Sandy Cusini - educatore)
Vi è mai capitato di
dover affrontare un ostacolo che sembrava insormontabile?
O di dover fare qualcosa che già solo al pensiero vi faceva venire i crampi allo stomaco, la schiena
sudata e il cuore che batte all’impazzata?
A volte basta un’interrogazione, una gara, un discorso davanti a tutti o una situazione nuova per farci sentire piccoli, impotenti.
Recentemente mi sono chiesto: come si fa davvero a gestire un’emozione forte, quando ansia e paura sembrano prenderci alla gola e farci perdere il controllo? Qual è la soluzione per non restare bloccati?
Nel corso della vita, ognuno di noi impara, spesso senza accorgersene, a costruire i propri piccoli strumenti per affrontare ciò che lo spaventa.
C’è chi si butta nell’attività fisica, correndo, allenandosi, sfinendosi… pur di non pensare a ciò che lo turba.
C’è chi usa l’arte come valvola di sfogo, dipingendo, scrivendo, suonando: cercando di dare forma colore alle proprie emozioni.
Chi si confida con qualcuno, aprendo il cuore a un amico, a un familiare o a un adulto di fiducia.
Chi studia ogni dettaglio per sentirsi più preparato e non farsi cogliere di sorpresa.
Chi cerca pace nello yoga o nella respirazione, imparando a dare un ritmo al corpo per calmare anche la mente.
E poi c’è chi trova serenità accarezzando il proprio animale domestico, che senza parole riesce a trasmettere calma e comprensione.
Chi si rifugia nella fede, trovando forza in qualcosa di più grande.
Chi si perde nelle pagine di un libro, immedesimandosi in altre storie e lasciandosi trasportare lontano dai propri pensieri.
C’è chi balla a tutto volume per scacciare la paura e chi invece sceglie il silenzio della natura, cercando la quiete tra gli alberi e il verde intorno a sé.
Chi corre fino a ritrovare il proprio ritmo, chi si distrae fino all’ultimo minuto, e purtroppo anche chi,
sbagliando, cerca sollievo in comportamenti sbagliati come l’alcol, le sostanze o il cibo in eccesso.
Potrei citare mille altri esempi, ma la domanda rimane sempre la stessa: qual è il modo giusto per gestire un’emozione forte? Esiste davvero una soluzione perfetta, una che valga per tutti?
Forse no. E forse questa è proprio la parte più difficile da accettare.
Viviamo in un mondo dove tutto sembra avere una risposta pronta, dove basta chiedere: «Ehi IA, dimmi come si fa a non avere paura!».
Ma le emozioni non funzionano così.
Non hanno un interruttore da spegnere o un pulsante “pausa”. Vanno ascoltate, comprese, accolte. Anche quando fanno male, anche quando ci mettono alla prova, perché ogni emozione, anche la più scomoda, ci parla di noi, ci dice qualcosa di importante su chi siamo e su ciò che ci sta a cuore.
Mi sarebbe piaciuto arrivare alla fine di questo spunto con una ricetta sicura, una formula magica per eliminare la paura, ma la verità è che gestire le emozioni è un percorso, e ognuno ha il proprio modo per farlo ma l’importante è non farlo da soli.
Penso che la fiducia in noi stessi e l’aiuto degli altri siano la chiave per superare questa difficoltà. Circondiamoci allora di persone che sappiano comprenderci, che con un sorriso, una parola o anche solo uno sguardo ci trasmettano forza e coraggio. Perché il coraggio, in fondo, non è l’assenza della paura, è la capacità di guardarla in faccia, accoglierla e scegliere comunque di andare avanti.
E secondo voi, qual è, invece, il modo più efficace per affrontare la paura?
O di dover fare qualcosa che già solo al pensiero vi faceva venire i crampi allo stomaco, la schiena
sudata e il cuore che batte all’impazzata?
A volte basta un’interrogazione, una gara, un discorso davanti a tutti o una situazione nuova per farci sentire piccoli, impotenti.
Recentemente mi sono chiesto: come si fa davvero a gestire un’emozione forte, quando ansia e paura sembrano prenderci alla gola e farci perdere il controllo? Qual è la soluzione per non restare bloccati?
Nel corso della vita, ognuno di noi impara, spesso senza accorgersene, a costruire i propri piccoli strumenti per affrontare ciò che lo spaventa.
C’è chi si butta nell’attività fisica, correndo, allenandosi, sfinendosi… pur di non pensare a ciò che lo turba.
C’è chi usa l’arte come valvola di sfogo, dipingendo, scrivendo, suonando: cercando di dare forma colore alle proprie emozioni.
Chi si confida con qualcuno, aprendo il cuore a un amico, a un familiare o a un adulto di fiducia.
Chi studia ogni dettaglio per sentirsi più preparato e non farsi cogliere di sorpresa.
Chi cerca pace nello yoga o nella respirazione, imparando a dare un ritmo al corpo per calmare anche la mente.
E poi c’è chi trova serenità accarezzando il proprio animale domestico, che senza parole riesce a trasmettere calma e comprensione.
Chi si rifugia nella fede, trovando forza in qualcosa di più grande.
Chi si perde nelle pagine di un libro, immedesimandosi in altre storie e lasciandosi trasportare lontano dai propri pensieri.
C’è chi balla a tutto volume per scacciare la paura e chi invece sceglie il silenzio della natura, cercando la quiete tra gli alberi e il verde intorno a sé.
Chi corre fino a ritrovare il proprio ritmo, chi si distrae fino all’ultimo minuto, e purtroppo anche chi,
sbagliando, cerca sollievo in comportamenti sbagliati come l’alcol, le sostanze o il cibo in eccesso.
Potrei citare mille altri esempi, ma la domanda rimane sempre la stessa: qual è il modo giusto per gestire un’emozione forte? Esiste davvero una soluzione perfetta, una che valga per tutti?
Forse no. E forse questa è proprio la parte più difficile da accettare.
Viviamo in un mondo dove tutto sembra avere una risposta pronta, dove basta chiedere: «Ehi IA, dimmi come si fa a non avere paura!».
Ma le emozioni non funzionano così.
Non hanno un interruttore da spegnere o un pulsante “pausa”. Vanno ascoltate, comprese, accolte. Anche quando fanno male, anche quando ci mettono alla prova, perché ogni emozione, anche la più scomoda, ci parla di noi, ci dice qualcosa di importante su chi siamo e su ciò che ci sta a cuore.
Mi sarebbe piaciuto arrivare alla fine di questo spunto con una ricetta sicura, una formula magica per eliminare la paura, ma la verità è che gestire le emozioni è un percorso, e ognuno ha il proprio modo per farlo ma l’importante è non farlo da soli.
Penso che la fiducia in noi stessi e l’aiuto degli altri siano la chiave per superare questa difficoltà. Circondiamoci allora di persone che sappiano comprenderci, che con un sorriso, una parola o anche solo uno sguardo ci trasmettano forza e coraggio. Perché il coraggio, in fondo, non è l’assenza della paura, è la capacità di guardarla in faccia, accoglierla e scegliere comunque di andare avanti.
E secondo voi, qual è, invece, il modo più efficace per affrontare la paura?
Sandy

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