Metamorfosi (di Giovanni Napoli - educatore)
Crescere significa confrontarsi con
emozioni che a volte sembrano travolgerci: paura, confusione, insicurezza. Ci
sentiamo smarriti, distanti dagli altri, intrappolati nei nostri pensieri,
incapaci di trovare appigli. Tutti attraversano momenti simili: vulnerabilità,
solitudine, il senso di non essere compresi. Ma ciò che fa davvero la
differenza non è ciò che ci accade, bensì come reagiamo: come scegliamo di
affrontare la caduta, come decidiamo di rialzarci e continuare a camminare.
È naturale avere paura di crescere, di sbagliare, di sentirsi smarriti. Ogni caduta, ogni errore, ogni passo falso fa parte del percorso. All’inizio siamo come un bruco dentro un uovo, stretto, fragile, terrorizzato dal mondo esterno. Sentiamo ogni vibrazione, ogni ostacolo come una minaccia, ogni respiro come un rischio. Ma dentro quell’uovo qualcosa preme, spinge, vuole uscire: è la vita che ci chiama, il desiderio di crescere e di scoprire chi possiamo diventare. Rompere il guscio fa paura: non sappiamo cosa troveremo dall’altra parte, se saremo pronti. Eppure, senza quel gesto, restiamo confinati, senza muovere un’ala. Rompere il guscio è il primo passo verso la farfalla: un salto incerto e spaventoso, ma necessario per volare.
Il dolore e la confusione non sono solo ostacoli: sono segnali, strumenti che ci permettono di conoscere meglio noi stessi, di scoprire cosa conta davvero. La vita ci mette alla prova, ci obbliga a scegliere chi vogliamo essere e come vogliamo stare nel mondo. E lì, in quell’incertezza, nasce qualcosa di potente: la possibilità di essere utili agli altri, di contribuire a qualcosa di più grande di noi, di sentirsi parte di una comunità, di un progetto che va oltre il nostro orticello personale. È questa consapevolezza che mi tiene vigile, pieno di energia e motivazione: sapere che il mio impegno può avere un senso reale, che ciò che faccio può aiutare e influenzare positivamente chi mi circonda, dare un significato più ampio alla mia vita.
Ogni giorno offre l’opportunità di fare un passo avanti verso noi stessi e verso gli altri, di ascoltare la musica interiore che ci guida, di esplorare, ridere, sbagliare e rialzarci. Affidarsi alla vita, accettare le sue incertezze, avere fiducia in ciò che viene: questa è la vera libertà.
È naturale avere paura di crescere, di sbagliare, di sentirsi smarriti. Ogni caduta, ogni errore, ogni passo falso fa parte del percorso. All’inizio siamo come un bruco dentro un uovo, stretto, fragile, terrorizzato dal mondo esterno. Sentiamo ogni vibrazione, ogni ostacolo come una minaccia, ogni respiro come un rischio. Ma dentro quell’uovo qualcosa preme, spinge, vuole uscire: è la vita che ci chiama, il desiderio di crescere e di scoprire chi possiamo diventare. Rompere il guscio fa paura: non sappiamo cosa troveremo dall’altra parte, se saremo pronti. Eppure, senza quel gesto, restiamo confinati, senza muovere un’ala. Rompere il guscio è il primo passo verso la farfalla: un salto incerto e spaventoso, ma necessario per volare.
Il dolore e la confusione non sono solo ostacoli: sono segnali, strumenti che ci permettono di conoscere meglio noi stessi, di scoprire cosa conta davvero. La vita ci mette alla prova, ci obbliga a scegliere chi vogliamo essere e come vogliamo stare nel mondo. E lì, in quell’incertezza, nasce qualcosa di potente: la possibilità di essere utili agli altri, di contribuire a qualcosa di più grande di noi, di sentirsi parte di una comunità, di un progetto che va oltre il nostro orticello personale. È questa consapevolezza che mi tiene vigile, pieno di energia e motivazione: sapere che il mio impegno può avere un senso reale, che ciò che faccio può aiutare e influenzare positivamente chi mi circonda, dare un significato più ampio alla mia vita.
Ogni giorno offre l’opportunità di fare un passo avanti verso noi stessi e verso gli altri, di ascoltare la musica interiore che ci guida, di esplorare, ridere, sbagliare e rialzarci. Affidarsi alla vita, accettare le sue incertezze, avere fiducia in ciò che viene: questa è la vera libertà.
Che tu possa sempre trovare la
forza di muoverti, di aprirti, di danzare con le tue paure e i tuoi desideri.
Che tu possa sperimentare, cadere, rialzarti e vivere con curiosità e
meraviglia. E che, ogni giorno, il vento della vita ti porti avanti, leggero e
sicuro, verso ciò che ti attende, con la certezza che la tua metamorfosi è già
iniziata.
Giò

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