Scelte (di Daniela Lumina - educatrice, parent coach e mamma)
Esco dall’incontro di orientamento
dedicato ai genitori dei ragazzi di terza media e mentre torno a casa a piedi rifletto,
e mi rendo conto che, se fossi nei panni di mia figlia sarei in crisi: perché nemmeno
io saprei che scelta prendere!
Quante nuove scuole, quanti nuovi indirizzi, quante infinite possibilità!
E poi, Merano, Bolzano, Sondrio, Sondalo, Bormio, …?
E poi le domande degli adulti, tra cui la peggiore penso che sia: «Cosa vuoi fare da grande?», come se le superiori fossero la scelta definitiva della vita, quella che ti caratterizzerà per sempre.
E carichiamoli pure anche di tutte le nostre preoccupazioni, paure e aspettative. E mettiamoci anche l’orgoglio di farli frequentare qualche liceo, perché il professionale non è esattamente la scuola di cui vantarsi con gli amici e i parenti (ebbene si, ho sentito anche questa).
Non è facile prendere questa scelta, ma se i primi a renderla complicata fossimo proprio noi adulti? Arrivo a casa, guardo mia figlia e mi tornano alla mente le parole di Madre Teresa di Calcutta: «Insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo.
Insegnerai a sognare, ma non
sogneranno il tuo sogno.
Insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita.
Ma…in ogni volo, in ogni vita, in ogni sogno, rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto».
Quante nuove scuole, quanti nuovi indirizzi, quante infinite possibilità!
E poi, Merano, Bolzano, Sondrio, Sondalo, Bormio, …?
E poi le domande degli adulti, tra cui la peggiore penso che sia: «Cosa vuoi fare da grande?», come se le superiori fossero la scelta definitiva della vita, quella che ti caratterizzerà per sempre.
E carichiamoli pure anche di tutte le nostre preoccupazioni, paure e aspettative. E mettiamoci anche l’orgoglio di farli frequentare qualche liceo, perché il professionale non è esattamente la scuola di cui vantarsi con gli amici e i parenti (ebbene si, ho sentito anche questa).
Non è facile prendere questa scelta, ma se i primi a renderla complicata fossimo proprio noi adulti? Arrivo a casa, guardo mia figlia e mi tornano alla mente le parole di Madre Teresa di Calcutta: «Insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo.
Insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita.
Ma…in ogni volo, in ogni vita, in ogni sogno, rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto».
E allora aiutiamoli a spiccare il
volo: dandogli fiducia nelle loro scelte, lasciandoli assaporare la loro vita, permettendogli
di essere sé stessi, spronandoli a seguire i loro sogni, che non sono i nostri,
ma che li porteranno, un passo alla volta, un errore alla volta, a diventare
gli adulti sereni e realizzati che in fondo tutti speriamo di vedere.
di Daniela Lumina
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