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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Metamorfosi (di Giovanni Napoli - educatore)

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  Crescere significa confrontarsi con emozioni che a volte sembrano travolgerci: paura, confusione, insicurezza. Ci sentiamo smarriti, distanti dagli altri, intrappolati nei nostri pensieri, incapaci di trovare appigli. Tutti attraversano momenti simili: vulnerabilità, solitudine, il senso di non essere compresi. Ma ciò che fa davvero la differenza non è ciò che ci accade, bensì come reagiamo: come scegliamo di affrontare la caduta, come decidiamo di rialzarci e continuare a camminare. È naturale avere paura di crescere, di sbagliare, di sentirsi smarriti. Ogni caduta, ogni errore, ogni passo falso fa parte del percorso. All’inizio siamo come un bruco dentro un uovo, stretto, fragile, terrorizzato dal mondo esterno. Sentiamo ogni vibrazione, ogni ostacolo come una minaccia, ogni respiro come un rischio. Ma dentro quell’uovo qualcosa preme, spinge, vuole uscire: è la vita che ci chiama, il desiderio di crescere e di scoprire chi possiamo diventare. Rompere il guscio fa paura: non sa...

Qual é per te il modo più efficace per affrontare la paura? (di Sandy Cusini - educatore)

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  Vi è mai capitato di dover affrontare un ostacolo che sembrava insormontabile? O di dover fare qualcosa che già solo al pensiero vi faceva venire i crampi allo stomaco, la schiena sudata e il cuore che batte all’impazzata? A volte basta un’interrogazione, una gara, un discorso davanti a tutti o una situazione nuova per farci sentire piccoli, impotenti. Recentemente mi sono chiesto: come si fa davvero a gestire un’emozione forte, quando ansia e paura sembrano prenderci alla gola e farci perdere il controllo? Qual è la soluzione per non restare bloccati? Nel corso della vita, ognuno di noi impara, spesso senza accorgersene, a costruire i propri piccoli strumenti per affrontare ciò che lo spaventa. C’è chi si butta nell’attività fisica, correndo, allenandosi, sfinendosi… pur di non pensare a ciò che lo turba. C’è chi usa l’arte come valvola di sfogo, dipingendo, scrivendo, suonando: cercando di dare forma colore alle proprie emozioni. Chi si confida con qualcuno, aprendo il cuore a ...

Non sempre crescono solo i bambini... (di Alice Trabucchi - educatrice)

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  Anche se non sembra, organizzare le nostre attività, ci porta ad utilizzare un paio di settimane di programmazione. In quelle settimane ci poniamo gli obiettivi che vogliamo raggiungere e il modo in cui farlo; anche in base ai bambini che abbiamo davanti a noi. Quest’estate, ad esempio, siamo tutti partiti con un’idea generale ma, nel corso delle prime settimane, ci siamo resi conto che il modo di lavoro programmato non era adatto a chi avevamo davanti a noi. Se organizzare un progetto richiede impegno, pianificazione e visione, ancora più importante è la capacità che dobbiamo avere di adattarci, rivedere le nostre decisioni e, se necessario, e nel nostro caso lo è proprio stato, cambiare rotta. Quando si lavora in squadra questa flessibilità diventa fondamentale. Nel lavoro di gruppo, infatti, ognuno di noi porta alla squadra esperienze, idee e punti di vista differenti e, proprio grazie a queste differenze tra i componenti dell’equipe, trovare soluzioni nuove, alternative e sp...

TI LASCIO ENTRARE, MA SOLO UN PO' (di Michele Ricetti - educatore e pedagogista & una Ragazza 16enne - studentessa)

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  «Ciao! Come stai? Iniziato bene il nuovo anno? » «Ma insomma, ne ho già piene le palle». «Ottimo direi! Inizio invitante». «Ahah decisamente» «E per il resto come te la passi?» «Un po' di scazzi vari» «Ma sempre per la scuola?» «No» «E per cosa?» «Ma non so se riesco a spiegartelo». «Beh, intanto prova» «Ma è complicato…» «Sei incinta?» «Ma ce la fai??» «Allora vai pacifica, racconta». «Emmm ci provo, ma se te lo dico, resta qui». «Come sempre» «Ma non lo so, è un pensiero che sto facendo ultimamente, beh non proprio solo ultimamente» «Eh, e di cosa si tratta?» «Ma boh, è una cosa legata al modo di vivere le relazioni». «Ok, prova a dirla meglio…» «Penso che ci siano persone che in una relazione sembrano vivere solo a metà» «A metà in che senso?» «Si, che la vivano non per disinteresse, ma per la paura». «M***a!» «…» «Scusami la volgarità, ma alla faccia del pensiero! Sicura di non essere incinta?» «Ahaha, no no tranquillo». ...

CADUTA (di Thomas Sosio - educatore)

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  Autunno cadono le foglie.  La forza di gravità le attira a sé.  Sulla terra dove le radici raccolgono l’acqua per donagli la linfa.  L’autunno è per eccellenza la stagione della ripartenza, come la primavera lo è per la rinascita.  Cadere, per poi rifiorire.  L’incessante ciclo delle stagioni e della natura.  La caduta, l’errore, il fallimento, la fragilità non sono solo aspetti negativi, ma hanno un valore formativo e generativo.  Cadere non è solo “sbagliare”, ma è un momento in cui si impara a rialzarsi, l’educazione non è un cammino lineare, bensì fatto di inciampi, pause, errori, fallimenti, che diventano occasioni di crescita.  Tutti sbagliamo, commettiamo errori o ci lasciamo prendere dalla superficialità. Ora non importa cadere, ma più importante è avere il coraggio e la capacità di rialzarsi. Questo anche grazie alla mano di qualcuno, che tesa verso di noi può essere rinascita e salvezza. Le cadute fanno parte del viaggio della vit...