Essere educatori è essere una squadra! (di Deborah Rodigari - Educatrice)


(tempo di lettura 1.45 min.)

 “Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione” è con questa frase di Platone che abbiamo concluso il primo incontro di supervisione d'equipe del Pollicino, con Massimo Serra. La nostra coordinatrice ci ha proposto questo percorso per darci la possibilità di lavorare su noi stesse, di conoscerci meglio, di creare un gruppo di lavoro ancora più forte, unito, collaborativo, di fermarci e raccontare di noi. Generalmente il momento di equipe settimanale è interamente dedicato alla programmazione e al confronto riguardante il lavoro che svolgiamo quotidianamente “sul campo” con i bimbi, dunque è stato quello il momento in cui ci siamo concentrate solo su di noi, sul nostro essere un’equipe, sulle nostre qualità, su ciò che ognuna di noi è e porta nel contesto lavorativo. 

Anche al CiAGi, durante l’anno ci vengono proposti dei momenti chiamati “Equipe nell’equipe”: pomeriggi, durante i quali, lavoriamo sul nostro essere squadra. I protagonisti diventiamo noi e, con attività e semplici giochi, ci sperimentiamo, ragioniamo sull’essenza del gruppo e ci mettiamo in gioco in tutto e per tutto. Tutto quello che esce e arriva alle famiglie, ai bambini e a tutti voi, dal CiAGi e dal Pollicino, e da tutti i nostri altri servizi, durante la mattinata e gli incontri pomeridiani, è la parte che potremmo definire “front” ma che può e sta in piedi grazie a tutto il “back” che ci sta dietro.

Che cos’è questo “back”?

È la parte di programmazione, di stesura di obiettivi che ci prefissiamo di raggiungere nel cammino che facciamo con chi partecipa alle proposte, di verifica di questi e delle metodologie intraprese. È la parte di pensiero, di idee, di creatività che mettiamo sul tavolo per capire come proporre le attività. È la parte di confronto con i colleghi, di racconto di come portiamo avanti i progetti pensati, di aiuto e supporto nel risolvere al meglio le difficoltà che incontriamo nel percorso. 

Ma è anche la parte di lavoro che facciamo su di noi, per crescere noi. E tutto questo è necessario per quello che poi portiamo avanti nel quotidiano. Il nostro è un lavoro d’equipe, è un lavoro di squadra, è un lavoro condiviso, pensato e proposto da tutti noi! Ognuno di noi è diverso, ognuno di noi porta nella squadra ciò che è, ma tutti diamo il meglio per raggiungere gli obiettivi comuni. Navighiamo tutti insieme verso la stessa meta. Conoscerci bene e saper di poter contare su tutti è fondamentale! 

di Deborah Rodigari


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