Qui ed ora (di Sandy Cusini - educatore)

 


In questo ultimo periodo, risuona nella mia testa sempre più lampante un concetto: prevenire è meglio che curare ed educare è la vera prevenzione.
Ogni giorno noi educatori, ma anche i maestri, genitori, allenatori e tutti quanti in un modo o nell’altro, ci impegniamo per far sì che i bambini fin dalla più tenera età crescano seguendo “il buon esempio” o, meglio, imparino a stare al mondo, seguendo le buone regole.
Il nostro ruolo è quello di insegnargli e trasmettergli certi valori che non siano però visti come una costrizione, un obbligo o persino una punizione; tutto questo sembra essere semplice, quasi “un gioco da ragazzi”, visto che per l’errato immaginario comune «noi educatori ci limitiamo a giocare con i bambini».
In questi ultimi mesi, mi sono reso conto di quanto sia un lavoro pieno di difficoltà, imprevisti, e che richiede uno sforzo mentale a volte inimmaginabile. Già, proprio così, diventa sempre più difficile trovare le strategie per catturare l’interesse dei bambini, trovare nuovi giochi e nuove attività che incuriosiscano i bambini, trovare la soluzione migliore per includere tutti quanti e creare un gruppo unito che non litighi quando, ad esempio, si devono fare i compiti o semplicemente giocare.
Ci troviamo in un’epoca in cui ognuno è maestro di sé stesso, dove spesso e volentieri regna l’individualismo e ciascuno di noi prima di mettersi in gioco diffida dallo sconosciuto e tutto questo rende difficile la collaborazione con l’altro. Nell’ ultimo periodo ho però maturato la consapevolezza che da soli è veramente difficile trovare una soluzione a tutto questo, quasi impossibile.
Sono giunto alla conclusione che ognuno di noi, in qualità di figura educativa, debba impegnarsi al 100% per trasmettere i valori che ritiene opportuni, e bisogna farlo ora, in questo momento, perché è troppo facile aspettare che i piccoli problemi diventino grandi, è troppo facile puntare il dito e scaricare la colpa su qualcun altro, è troppo facile far finta di nulla, non guardare in faccia ai problemi ed andare avanti, come se nulla fosse.
Ritengo sia fondamentale che ognuno di noi, nel suo piccolo, ogni tanto si debba fermare e fare il punto della situazione per capire come le cose stiano andando per affrontare le sfide educative di ogni giorno nella maniera più serena e migliore possibile. Fortunatamente, noi educatori abbiamo dalla nostra parte una grande dose di pazienza e il prezioso aiuto di un’equipe di lavoro che si sostiene l’uno con l’altro e che grazie al suo supporto, ogni giorno, cerca di offrire il meglio per i nostri giovani.

di Sandy Cusini (educatore)

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