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Pensieri sparsi di un cuore inquieto, ma di un animo libero. Parte II^ (Lorenzo Napoli - 21 anni)

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  La commozione nel mio bagaglio, panni sporchi di navigazione per ogni dove… Sempre in testa una canzone… È dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione, soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda... Di notte sognare lei che scappa da me, ma poi mi sveglio e consapevole sono nel mare. La vita mi offre un incarico di responsabilità, mi ha detto che una nave ha bisogno di un comandante concreto. Ed è importante il pensiero della responsabilità, si è fatto grosso,  è come dover saltare al di là di un fosso, che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato.   Saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto,  di fronte a me la nebbia mi nasconde, la risposta alla mia paura è: cosa sarò e dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio interiore,  lui giovane io vecchio, le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio,  "la vita non è facile ci vuole sacrificio, un giorno te ne ...

Fine (Thomas Sosio)

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  The end, un film finisce proprio così, con questa scritta. Qualcuno tira un sospiro di sollievo, qualcuno ha le lacrime agli occhi, altri pensano come sarebbe andata se non fosse finita così. Ebbene quando qualcosa finisce, svanisce, si ferma o si interrompe bruscamente, che sentimento c’è in noi? Smarrimento, dolore, serenità, gioia. Possono essere davvero molteplici e plurali i sentimenti e le emozioni che scorrono. Perché non solo è una fine, ma è soprattutto un nuovo inizio. Suppongo e spero che ognuno di voi, ora, stia pensando ad una fine, più o meno recente, più o meno felice. Ogni fine porta con sé emozioni, ed è proprio ripartire da queste sensazioni che da slancio e volo verso un nuovo inizio. Mi piace sempre entrare nelle parole, perché ogni parola è importante, che sia detta, sussurrata o scritta. Il termine “fine” ha un’etimologia chiara: l’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto. A volte per cambiare o svoltare, serve mettere un punto. Quante volte...

Il mio posto nel mondo. (Emilia Silvestri - 18 anni)

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Mancano pochi giorni al mio diciottesimo compleanno, a detta di molti un traguardo importante e forse è proprio così, ma questo lo scoprirò pian piano. In questo periodo mi chiedevo come fosse possibile che le persone che mi circondano siano riuscite a trovare un posto nel mondo e io non riesco nemmeno a trovarmi un angolino per me, anzi mi sento quasi sempre di troppo. Ho sempre considerato il mio compleanno come una giornata come un'altra, nulla di speciale. Avevo delle aspettative per quel giorno più che su quello che avrei fatto, ma su quello che gli altri avrebbero fatto per me, e devo ammettere che non erano molto alte. Tra tutti i miei tormenti e i miei dubbi è arrivato il grande giorno, appena sveglia non mi sono sentita più matura, non mi sono sentita più grande e non mi sono sentita più responsabile, mi sentivo la solita. Man mano che le ore trascorrevano ho ricevuto tanti piccoli gesti, sorrisi, parole, messaggi che mi hanno fatto rendere conto che ho la fortuna di e...

Con sguardi diversi...aiutiamoli a crescere. (Daniela Lumina)

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  «Che pazienza che avete!» Quante volte nei miei ambienti lavorativi ho sentito pronunciare questa frase dai genitori che ci affidavano i loro figli e prima di diventare mamma ero convinta di possederne…di pazienza; quindi, lo prendevo un po' come un complimento. Ora da mamma, ogni volta che sento questa frase al lavoro, sorrido e spesso rispondo: «Non è questione di pazienza, ma di rapporti!» Mentre lo dico penso a quante volte stanca e avvilita ho osservato le mie figlie da piccole che facevano i capricci, o che non ubbidivano e ho pensato: «Ok… meglio 20 bambini degli altri che 2 dei tuoi!» Quante volte stremata e nervosa dopo un litigio con le mie figlie, magari proprio dopo un faticoso pomeriggio di compiti mi sono ritrovata a chiedermi: «Ma com’ è possibile? Gli altri bambini mi ascoltano, a volte pendono letteralmente dalle mie labbra e le mie figlie no?» Quante volte mi sono ritrovata io stessa a condividere emozioni o fatti alle orecchie professionali dei miei coll...

Un libro, quattro birre e tanta musica!

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  Venerdì 24 giugno 2022, proprio come il titolo del libro “ Gli spunti del venerdì ”, pubblicato dalla Cooperativa Sociale L’Impronta di Livigno, a cura di Michele Ricetti , ha avuto luogo la presentazione presso il birrificio “ PintAlpina ” a Chiuro. Quattro parole, quattro degustazioni, quattro realtà connesse. Il contesto e location, quella del birrificio PintAlpina a Chiuro, le parole quelle della cooperazione sociale in collaborazione con Solco Sondrio e i suoni quelli di Max Bevilacqua . Serata familiare e piacevole, tra assaggi di gusto e racconti, nella quale le quattro parole chiave ( Dal fare per…al fare con, Raccontare, Controcorrente e Viaggio ) sono state associate a quattro degustazioni di ottime birre ( Witela, Sberlusc, Rugen e Sbrega ). Un crescendo di racconti e sapori, alternati da note, letture e assaggi, nella quale gli educatori della Cooperativa Sociale L’Impronta hanno avuto l’occasione di raccontare la nascita del libro, edito nell’ottobre 2021, il...

Degustazione tra parole, sapori e musica

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  • GLI SPUNTI DEL VENERDÌ •  Presentazione del libro e degustazione tra parole, musica e sapori. Con grande emozione vi presentiamo il nostro prossimo evento che si terrà VENERDÌ 24 GIUGNO alle 18.30, presso la TAP ROOM di Pintalpina a Chiuro.    Un viaggio tra le parole del libro “Gli spunti del venerdì “ - Raccontare di educazione, a cura di Michele Ricetti della Cooperativa Sociale L'Impronta di Livigno; i sapori intensi delle birre artigianali del birrificio Pintalpina e la dolce musica di Sbizza . Durante la serata saranno presenti anche i ragazzi di Tasta’ Valtellina con la loro passione per il cibo, la tradizione e il territorio valtellinese.   Per partecipare è necessaria la prenotazione inviando una mail: comunicazione@solcosondrio.it (Posti limitati)😊   Vi aspettiamo 🍻

Finalmente sei arrivata!! (Vincenzo Morcelli)

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  Finalmente estate... il conto alla rovescia è già partito da un pezzo, le giornate si allungano e la bella stagione è davvero alle porte. L'estate   è il periodo per eccellenza del riposo, del defaticamento, dello svago. Anche bambini e ragazzi in estate prendono una pausa da tutti gli impegni scolastici e si godono finalmente un pò di tempo libero. Forse proprio per questo l'estate è anche il momento in cui ricaricare le pile e sistematizzare tutto ciò che è stato appreso durante l'anno. Per questo motivo è fondamentale che l'estate sia un periodo non solo quantitativamente diverso ma anche qualitativamente differente facendo "altro" che per ragioni diverse in inverno non si può praticare. Sicuramente tante e differenti sono le proposte, diverse le scelte che si possono fare in base ai propri bisogni, alle proprie opportunità, a quello che si pensa sia il meglio per i propri figli. Certo è che l'organizzazione del tempo e il suo utilizzo possono davvero...

WOW! (Nicole Galli - 18 anni)

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  Il “puoi scrivere di quello che vuoi” mi ha un po’ messo in croce. Per quasi una settimana le rotelline del mio cervello hanno girato a tutto gas per trovare l’argomento perfetto; poi mi sono stancata di cercare la perfezione, ho chiuso per un attimo gli occhi, ho preso un bel respiro e ho iniziato a scrivere senza filtri e senza pensare troppo a quello che effettivamente stavo sputando su quel foglio bianco. Quanti di voi possono affermare di aver vissuto dei momenti dove non pensi a nulla, in cui il sorriso ti spunta spontaneo sul viso e l’unica cosa che ti viene da dire è “WOW”? Beh, questo non posso saperlo, ma posso dirvi che io sì, l’ho vissuto. È quello sfuggente attimo di pace, non pace del tipo “fate l’amore non la guerra”, ma una cosa più profonda e personale. Ognuno può trovarla in qualsiasi, seppur semplice, cosa. C’è chi prova questa sensazione quando è in compagnia delle persone giuste, chi quando è da solo, chi quando guarda il tramonto con l’unica compagnia d...

"Gli spunti del venerdì" al Salone internazionale del libro di Torino - (Michele Ricetti)

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  Un altro piccolo sogno che si realizza, per gli autori del libro “Gli spunti del venerdì”.  Un sogno nato anni fa e maturato con la pubblicazione a fine anno del 2021 del libro che è diventato da subito uno strumento versatile per chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e conoscere meglio il “lavoro educativo”. Il libro, pubblicato grazie alla Cooperativa Sociale L’Impronta di Livigno che ha da subito creduto nell’importanza del progetto, raccoglie oltre 80 contributi a tema libero, scritti nell’arco di tre anni (autunno 2018 – primavera 2021) pubblicati ogni venerdì sui canali social del comunale centro di aggregazione giovanile CiAGi Livigno. Il libro, nato un po' per scommessa e un po' per orgoglio, ha avuto inizio perché abbiamo sentito il bisogno e l’esigenza, come professionisti, di andare oltre al nostro lavoro di “educatori sul campo”, provando anche a mettere per iscritto e a far conoscere quello che sta dietro “le quinte” di ogni nostra programmazione o azion...

I libri non salvano la vita. (Alice Martinelli)

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  C: «Ehmmm…buongiorno.» A: «Buongiorno!» C: «Senta…un domanda.» A: «Mi dica!» C: «Questo posto…è una biblioteca?» A: «Sì, esatto.» C: «Ah, ecco, mi pareva, con tutti questi libri. Carina.» A: «Uh, grazie. Stava cercando qualcosa?» C: «Come?» A: «Sta cercando qualcosa di particolare?» C: «Perché mi fa questa domanda?» A: «Beh, se una persona entra in biblioteca, di solito sta cercando qualcosa.» C: «Ma io non ho perso nulla!» A: «Oh, ma non sempre si cerca qualcosa che si ha perso. Ogni tanto si cerca qualcosa che si desidera e non si ha.» C: «Ah, funziona così? Beh, allora, direi…soldi.» A: «Desidera soldi?» C: «Certamente. Tutti desiderano soldi. Con i soldi si sta bene.» A: «Già, l’ho sentito dire parecchie volte. Mmm, qualcosa sul risparmio e l’economia circolare potrebbe fare al caso suo. Ah, ecco, fake news, consumismo, opportunismo, egoismo…un sacco di “ismi”, eh? Ecco qui.» C: «Ah, poi vorrei la salute. Si sa, la salute prima di tutto!» A: «Come darle torto! In questi tempi...

Scelgo la mia strada. (Lavinia Ancuţa - economista e specializzata in statistica)

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Ogni giorno ci troviamo davanti ad una moltitudine di scelte. Alcune le prendiamo spensieratamente, forse anche di fretta, talvolta ci serve tempo per riflettere e convincerci di fare la cosa giusta. Non ci viene insegnato e probabilmente non può nemmeno essere insegnato come fare scelte corrette quando si parla della nostra vita personale, tantomeno troviamo la risposta su internet. Penso a me un po’ più giovane, a quanto incerto, pauroso ma allo stesso tempo avventuroso mi sembrava il futuro. Mi ricordo che impiegavo tanto tempo a prendere una decisione per paura di sbagliare.   Pensavo a come più avanti avrei scoperto che l’altra opzione sarebbe stata migliore e cosa sarebbe stato diverso. Ed io, come sarei ora?  La mia vita sarebbe un’altra, io non sarei la stessa e tutto intorno a me sarebbe diverso, sicuramente. Spesso ci viene detto di non guardare indietro. A me invece piace farlo, eccome. Così ho la possibilità di analizzare e apprezzare le volte in cui ho detto ...

Ognuno avanza con il suo tempo e come può. (Elena Rodigari)

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  “I disabili non esistono: chiunque ha delle abilità, così come delle difficoltà. Siamo noi a determinare se ci saranno altri disabili in futuro oppure se, a partire da oggi, chiunque potrà scegliersi il futuro che sogna”. Ho letto questa frase alcuni mesi fa e, convivendo con una disabilità, posso dire che non sempre è così. Ho una disabilità fin da quando ero piccola ma, per fortuna, i miei genitori mi hanno sempre spronata lasciandomi trovare le tattiche adatte a me per svolgere le cose più banali come: allacciarmi le scarpe, i bottoni e la giacca.  Non mi hanno mai imposto i loro tempi, ma hanno sempre rispettato e accolto i miei. Da poco sono entrata nel mondo del lavoro e, posso affermare che, così come in quello scolastico, c’è poca inclusione. Spesso, la persona disabile, è ostacolata dal medico del lavoro il quale dice che il lavoro che vorresti fare (quello dei tuoi sogni) non è adatto a te; dai colleghi di lavoro che non rispettano i tuoi tempi, non ti aiutano e/o ...

Sediamoci un attimo. (Daniela Lumina)

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  "Dobbiamo saper trarre da tutto ciò che ci capita un’opportunità…”  Sfogliando uno dei miei diari trovo questa frase scritta in viola…lì sulla carta, non so dove l’ho sentita o dove l’ho letta, non l’ho scritto, ma se è lì è perché volevo ricordarmela.  La leggo e la rileggo e penso che cogliere un’opportunità dalle cose belle viene facile! Ma da quelle brutte? Rifletto sul periodo che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, sull’incertezza nel futuro e sinceramente mi rendo conto che non ho neppure voglia di cercare delle opportunità! A quale scopo?   Alla mente però mi appaiono gli occhi di tutti i bambini e i ragazzi che incontro durante le mie giornate, primi fra tutti quelli delle mie figlie e capisco che io VOGLIO trovare un’opportunità! Se io adulto non colgo delle possibilità, non ne cavo fuori qualcosa di buono, che sia anche un piccolo gesto, che messaggio sto dando? Penso che il nostro ruolo di educatori sia anche questo, si, certo, i bambini e i ragazzi ...

Un percorso verso...me stesso e gli altri. - (Chiara Confortola)

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  I protagonisti sono i nostri ragazzi che ogni volta si dimostrano un pozzo di scoperta, sincerità e semplicità. Si trovano a vivere varie fasi della vita, talvolta accompagnati, talvolta un po’ più in autonomia e quando si parla della fase dello sviluppo si parla spesso di affettività e sessualità.  Sono dei temi davanti ai quali i ragazzi sgranano gli occhi, solitamente, pensando si racchiudano “cose da grandi”, argomenti di cui “non si parla così facilmente”, che fanno arrossire e altri che sembrano ancora taboo.  Sta proprio a noi educatori, famiglia, scuola accompagnarli in questo percorso di crescita che porti consapevolezza e soprattutto naturalezza nel confronto. Sta a noi creare occasione di incontro per rendere questi temi sempre meno “silenziosi” e sempre più quotidianità.  Certo, questo non sta a significare che siano temi superficiali e leggeri ma che nella loro delicatezza sia insita tanta profondità. Questo è un po’ ciò che ci spetta: rendere i raga...

Pensieri sparsi di un cuore inquieto, ma di un animo libero - (Lorenzo Napoli)

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  Le forze universali dell’incontro, la magia della connessione, l’esplosione delle emozioni, l’irrazionalità dell’amore. Gli elementi della natura risiedono in te e attraverso il tuo corpo e le tue sonorità si manifestano in me, come un essere volante libero da schemi mi inondi di voglia implacabile di scoprirti e uno stato di pace nel viverti, tutto estremamente puro e naturale che fa di noi un continuo mutamento di istinti ineffabili. Ti voglio mia come ti vorrei libera da tutto. Incontaminata buona e implacabile, curiosa di te stessa e satura di nuove percezioni che spingono per rivelare il tuo Io. Ho bisogno di sostanze metafisiche per rendere tutto incontrollabilmente sotto controllo vitale, amo la pace, amo la caoticità degli eventi interni esterni, amo rigurgitare astrazioni e urlo soccorso di naturalezza silenziosa. Amo te, amo nessuno e amo tutto. Quelle piccole vibrazioni nello stomaco sono percezioni più grandi di me, di qualcosa che non ha casa, non ha spazi ...